La Polonia negherà l’ingresso al
noto negazionista britannico dell’Olocausto David Irving, che ha organizzato
una serie di visite guidate ad alcuni campi di concentramento nazisti. Lo ha
detto in conferenza stampa il ministro degli Esteri polacco Jacek Czaputowicz,
ricordando che il negazionismo è un reato per la legge della Polonia. Israele –
ricorda la Reuters sul suo sito – aveva fatto pressioni su Varsavia affinché
impedisse il tour di Irving. “La negazione dell’Olocausto non è permessa
dalla legge, per cui (Irving) non è il benvenuto qui in Polonia, se intende
venire e presentare le sue opinioni”, ha affermato il ministro. Irving –
che denunciò una studiosa americana che lo aveva accusato di negazionismo e
perse, come racconta il film ‘Denial – La verità negata’ del 2016 – intendeva
portare alcuni visitatori per nove giorni ad alcuni dei più notori campi di
concentramento nazisti: Treblinka, Sobibor, Belzec e Majdanek. Costo per ogni
‘visitatore’, 3.650 dollari. Il saggista britannico, che fece un tour simile
già nel 2013, intendeva visitare anche il bunker di Adolf Hitler in territorio
polacco, la ‘Tana del Lupo’ ed il quartier generale del capo delle SS Heinrich
Himmler.