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    Parlamento Europeo preoccupato per crescita del neofascismo e neo nazismo. Basta rapporti associazioni di estrema destra

    Il
    Parlamento europeo chiede che gli Stati membri dell’Unione mettano al bando i
    gruppi neofascisti e neonazisti nella Ue. In una risoluzione non legislativa
    approvata con 355 voti favorevoli, 90 contrari e 39 astensioni, i deputati
    denunciano che “la mancanza di azioni efficaci contro tali gruppi ha
    permesso l’attuale ondata xenofoba in Europa”, aggiungono che “Il
    Parlamento e’ preoccupato per la crescente normalizzazione di fascismo,
    razzismo e xenofobia” e chiedono ai Paesi dell’UE di interdire i gruppi
    neofascisti e neonazisti. Il testo menziona l’attacco che ha ucciso 77 persone
    in Norvegia nel 2011, l’assassinio della deputata britannica Jo Cox nel 2016 e
    il recente attacco di squadre fasciste di CasaPound contro la deputata europea
    Eleonora Forenza e il suo assistente lo scorso settembre a Bari. La risoluzione
    ricorda anche che un “cittadino italiano e’ stato condannato a 12 anni di
    carcere per avere sparato a sei migranti africani, ferendoli, in un attacco a sfondo
    razziale nella citta’ di Macerata, nell’Italia centrale” e altri episodi
    di violenza fascista in Polonia, Francia, Spagna, Germania, Grecia e i paesi
    scandinavi. La relazione sostiene che “l’impunita’ di cui godono le
    organizzazioni di estrema destra in alcuni Stati membri e’ una delle ragioni
    che spiega l’aumento delle azioni violente, che colpiscono la societa’ nel suo
    complesso e si rivolgono a particolari minoranze come gli europei e le persone
    di origine africana, gli ebrei, i musulmani, i rom, i cittadini di paesi terzi,
    le persone LGBTI e le persone con disabilita’”. Il testo chiede di
    “porre fine alla collusione con i neofascisti e vietare tutte le
    organizzazioni che glorificano il fascismo”. In reazione alle notizie
    stampa su possibili collusioni tra leader politici, partiti e forze dell’ordine
    con neofascisti e neonazisti in alcuni Stati membri, la Plenaria invita i Paesi
    UE “a condannare e sanzionare i crimini motivati dall’odio e i discorsi di
    odio da parte di politici e funzionari pubblici, in quanto normalizzano e
    rafforzano direttamente l’odio e la 
    violenza. Sono inoltre necessarie misure per contrastare la  iffusione del razzismo, del fascismo e della
    xenofobia su Internet, in collaborazione con le aziende di social media, prosegue
    il testo approvato dai deputati che propongono di istituire unita’ anti-odio
    nelle forze di polizia per garantire che questi crimini siano investigati e
    perseguiti. Gli europarlamentari “esortano inoltre le autorita’ nazionali
    a vietare la formazione di gruppi neofascisti e neonazisti e qualsiasi altra
    associazione che glorifica il nazismo e il 
    fascismo. La risoluzione chiede ancora agli Stati membri e alle  federazioni sportive nazionali, in
    particolare alle societa’ calcistiche, di “contrastare il flagello del
    razzismo, del fascismo e della xenofobia negli stadi e nella cultura sportiva punendo
    i responsabili e promuovendo attivita’ educative positive rivolte ai giovani
    tifosi, in collaborazione con le scuole e le organizzazioni della societa’
    civile”. I paesi dell’UE dovrebbero infine istituire “programmi di
    uscita” per “aiutare i singoli individui a lasciare i gruppi
    neofascisti e neonazisti. I deputati sottolineano l’importanza dell’istruzione,
    per sensibilizzare i giovani alla Storia e sottolineano che la verita’
    sull’Olocausto non deve essere 
    banalizzata”.

     

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