E’ durato 20
minuti il colloquio tra Papa Francesco e
il presidente palestinese Abu Mazen, ricevuto nel Palazzo Apostolico con il protocollo per le
visite dei capi di stato. Al suo arrivo
Abu Mazen, segnalato sul bollettino
vaticano con il nome ufficiale di Mahmud Abbas, fin dal suo arrivo ha mostrato grande cordialita’ al
Papa, dandogli un bacio sulla guancia.
Nella biblioteca privata sono poi rimasti
soli con un sacerdote arabo che faceva da interprete, “perche’ non parlo arabo”, ha spiegato il Papa.
Della delegazione palestinese facevano
parte 16 membri tra cui ministro esteri,
Riya al-Maliki. Abu Mazen ha donato al Papa un dipinto, che, ha detto, “rappresenta lo spirito della
vecchia citta’ di Gerusalemme” ed
un libro sulla storia dei rapporti tra Vaticano
e Terra Santa. Il Pontefice ha risposto con un medaglione che riproduce la Basilica di San Pietro nel 1600
in bronzo, l’enciclica Laudato si’ e il
Messaggio per la Giornata della Pace
2018, del quale ha detto: “ho voluto firmarlo con la data di oggi”. “Preghiamo per la pace in
questa stagione di Natale”, ha
commentato Abu Mazen. Alla porta mentre stava uscendo per recarsi alla Prima Loggia dal segretario di
Stato Pietro Parolin, Francesco ha
salutato Abu Mazen dicendogli “Molte
grazie per la visita”. E il presidente ha replicato:
“Contiamo su di lei”.