“Settantacinque anni fa, questa Nazione assisteva alla definitiva distruzione del Ghetto di Vilnius; cosi’ culminava l’annientamento di migliaia di ebrei che era gia’ iniziato due anni prima”. Lo ha ricordato Papa Francesco all’Angelus, rivolgendosi alla folla dei fedeli radunati al Parco Sanatkos, a conclusione della messa. “Come si legge nel Libro della Sapienza – ha detto Francesco – il popolo ebreo passo’ attraverso oltraggi e tormenti”. “Facciamo memoria – ha esortato . di quei tempi, e chiediamo al Signore che ci faccia dono del discernimento per scoprire in tempo qualsiasi nuovo germe di quell’atteggiamento pernicioso, di qualsiasi aria che atrofizza il cuore delle generazioni che non l’hanno sperimentato e che potrebbero correre dietro quei canti di sirena”. Dopo l’Angelus, il Papa e’ tornato sulla tragedia della Shoah che in Lituania ha vissuto alcune delle sue pagine piu’ drammatiche. “Un pensiero speciale – ha detto – riservo in questi giorni alla comunita’ ebraica. Questo pomeriggio preghero’ davanti al Monumento delle Vittime del Ghetto a Vilnius, nel 75esimo anniversario della sua distruzione. L’Altissimo benedica il dialogo e il comune impegno per la giustizia e la pace”. Dall’altare nel Parco Santakos, il Papa ha voluto ringraziare la signora presidente della Repubblica e le altre autorita’ della Lituania, come pure i vescovi e i loro collaboratori, “per la preparazione di questa mia visita; ed estendo la mia gratitudine a tutti coloro che in molti modi hanno dato il loro contributo, anche con la preghiera”.