Cara Piattelli, mi hai chiesto di scrivere sull'11 settembre 2001, accolgo l'invito perché Shalom rappresenta la voce della comunità ebraica e questo giorno ha un importante significato per tutti noi. Vuol dire stare dalla parte giusta in tempi in cui l'Occidente sembra aver smarrito il suo senso dell'Essere, libertà e democrazia. È un giro di boa della storia verso un'altra storia…
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“Una nuvola nera di fumo avvolgeva la città. Nera come la notte” - La testimonianza di Alain Anticoli
11 settembre 2001: una giornata soleggiata, tranquilla, New York si muove veloce, la città che non dorme mai. Ma per l’America, quell’11 settembre resterà per sempre un giorno pieno di dolore. Il giorno in cui quattro attacchi terroristici cambiarono la storia degli Stati Uniti d'America e di tutto il mondo. Una nube di fumo copre la città, tra i pianti…
L’11 settembre e la tenacia di New York
C’era un perfetto cielo azzurro. E’ un dettaglio che spesso ricorda chi era a New York l’11 settembre, quando i due aerei si scontrarono come un violento fulmine a ciel sereno nelle torri gemelle. Oltre alla devastazione di quei giorni, l’11 settembre rappresenta per me, e credo per molti altri, una perdita dell’innocenza. Sono nata a Beirut a ridosso della guerra…
Il messaggio augurale del papa al Rabbino Capo Riccardo Di Segni
“In occasione delle solenni ricorrenze di Rosh Ha-Shanah, Yom Kippur e Sukkot, sono lieto di far pervenire a Lei, alla Comunità Ebraica di Roma e a tutte le Comunità Ebraiche nel mondo i miei sinceri auguri”. Questo il messaggio augurale di Papa Francesco inviato al Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni. “Auspico che le imminenti festività, ravvivando la memoria dei benefici…
L’Italia dice no a Durban 4, vergognoso festival dell’antisemitismo
Anche l’Italia ha annunciato che non parteciperà alla conferenza dell’Onu chiamata Durban 4, unendosi in questa scelta a Stati Uniti, Canada, Australia, Regno Unito, Israele, Ungheria, Croazia, Olanda, Austria, Repubblica Ceca, Germania, Francia, Bulgaria, e portando così finora a 14 i paesi che hanno rifiutato di partecipare. Ma resta ancora un po’ di tempo perché l’elenco si allunghi: la riunione…
G20 Interfaith: Il Rabbino Di Segni e Mario Draghi insieme per l’impegno delle religioni
Dal 2 settembre al 14 settembre si terrà a Bologna il G20 interfaith forum 2021, a cui prenderà parte il Rabbino Capo di Roma, Rav Shmuel Riccardo Di Segni, nella stessa sessione del Premier Mario Draghi. Il tema scelto del G20 Interfaith è “Time of Heal”, Il tempo della guarigione. Un titolo evocativo, che si riferisce a quello che ormai il…
Il Primo Ministro della Lituania in visita alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma
Giovedì 2 settembre il Primo Ministro della Lituania Ingrida Šimonytė ha visitato la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Durante l’incontro con Cristiana Collu, Direttrice della Galleria, la Premier ha discusso della cooperazione culturale tra Italia e Lituania.La conversazione si è concentrata sulla mostra personale dell’artista di origine litvak Antonietta Raphaël Mafai, che si terrà questo autunno alla…
Il Rabbino Di Segni torna sulla catechesi del Papa
“Riproporre in termini semplificati le contrapposizioni antiche comporta il rischio di confermare stereotipi ostili”. Così il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni torna oggi sulle pagine di Repubblica sulla questione della catechesi del papa sulla lettera ai Galati di Paolo.La catechesi aveva nei giorni scorsi scatenato la reazione della commissione rabbinica permanente per i rapporti con il Vaticano, che…
Dopo la tempesta della Shoah, l’emozione del Bar Mitzvà di Marco Pavoncello
Tanta emozione questa mattina presso l’Oratorio Di Castro, dove si è celebrato il Bar-Mitzvà, la maggiorità religiosa, di Marco Pavoncello, assiduo frequentatore della Sinagoga da molti anni assieme alla sua famiglia. Dopo la tempesta dovuta alla Shoah, Marco non ha mai avuto la possibilità di fare la maggiorità religiosa e, nonostante ciò, ha portato, da bravo marinaio, la sua famiglia…
"Al Tempio sono a casa". Dopo 77 anni, Adler torna alla Sinagoga di Roma
Era il 5 giugno 1944, quando il soldato statunitense Martin Adler arrivò nel ghetto di Roma per liberare la Sinagoga dai sigilli imposti dai nazisti. Stamane, dopo 77 anni, è tornato a percorrere il lungo corridoio del Tempio che conduce alla Tevá, l'altare. "Tornare qui è importante, al Tempio sono a casa - ha detto Martin - non è mai…