Passerà alla storia con il nome di ‘Accordo di Abramo’ l’intesa annunciata nelle scorse ore che getta le basi per una normalizzazione dei rapporti tra Israele ed Emirati. Lo riportano i media israeliani, ricordando come lo Stato ebraico abbia firmato finora accordi di pace solo con altri due Paesi arabi, l’Egitto nel 1979 e la Giordania nel 1994. Gli Emirati, come la maggior parte dei Paesi arabi, non riconosceva Israele e non aveva relazioni diplomatiche ed economiche ufficiali, almeno fino ad oggi.
Questo il testo integrale dell’accordo sottoscritto oggi.
“Il presidente americano, Donald J. Trump, il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, e Sua Altezza lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi e vice comandante supremo delle forze armate degli Emirati Arabi Uniti, hanno avuto un colloqui oggi e hanno concordato la piena normalizzazione delle relazioni tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti. Questa storica svolta diplomatica fara’ avanzare la pace nella regione del Medio Oriente ed e’ una testimonianza dell’audace diplomazia e visione dei tre leader e del coraggio degli Emirati Arabi Uniti e di Israele nel tracciare un nuovo percorso che sblocchera’ il grande potenziale nella regione. Tutti e tre i Paesi affrontano molte sfide comuni e trarranno vantaggio reciprocamente dal risultato storico di oggi. Le delegazioni di Israele e degli Emirati Arabi Uniti si incontreranno nelle prossime settimane per firmare accordi bilaterali in materia di investimenti, turismo, voli diretti, sicurezza, telecomunicazioni, tecnologia, energia, sanita’, cultura, ambiente, istituzione di ambasciate reciproche e altre aree di reciproco vantaggio. L’apertura di legami diretti tra due delle societa’ piu’ dinamiche del Medio Oriente e le economie avanzate trasformera’ la regione stimolando la crescita economica, migliorando l’innovazione tecnologica e creando relazioni piu’ strette tra le persone. Come risultato di questa svolta diplomatica e su richiesta del presidente Trump con il sostegno degli Emirati Arabi Uniti, Israele sospendera’ la dichiarazione di sovranita’ sulle aree delineate nella Vision for Peace del presidente e concentrera’ i suoi sforzi sull’espansione dei legami con altri paesi nel Mondo arabo e musulmano. Gli Stati Uniti, Israele e gli Emirati Arabi Uniti sono fiduciosi che siano possibili ulteriori scoperte diplomatiche con altre nazioni e lavoreranno insieme per raggiungere questo obiettivo. Gli Emirati Arabi Uniti e Israele si espanderanno e accelereranno immediatamente la cooperazione per quanto riguarda il trattamento e lo sviluppo di un vaccino per il coronavirus. Lavorando insieme, questi sforzi aiuteranno a salvare vite musulmane, ebraiche e cristiane in tutta la regione. Questa normalizzazione delle relazioni e la diplomazia pacifica riuniranno due dei partner regionali piu’ affidabili e capaci d’America. Israele e gli Emirati Arabi Uniti si uniranno agli Stati Uniti per avviare un’agenda strategica per il Medio Oriente per espandere la cooperazione diplomatica, commerciale e di sicurezza. Insieme agli Stati Uniti, Israele e gli Emirati Arabi Uniti condividono una visione simile per quanto riguarda le minacce e le opportunita’ nella regione, nonche’ un impegno condiviso a promuovere la stabilita’ attraverso l’impegno diplomatico, una maggiore integrazione economica e un piu’ stretto coordinamento della sicurezza. L’accordo di oggi portera’ vita migliore per i popoli degli Emirati Arabi Uniti, Israele e della regione. Gli Stati Uniti e Israele ricordano con gratitudine la presenza degli Emirati Arabi Uniti al ricevimento della Casa Bianca tenutosi il 28 gennaio 2020, in cui il presidente Trump ha presentato la sua Vision for Peace, ed esprimono il loro apprezzamento per le relative dichiarazioni di sostegno degli Emirati Arabi Uniti. Le parti continueranno i loro sforzi a questo riguardo per raggiungere una soluzione giusta, globale e duratura al conflitto israelo-palestinese. Come stabilito nella Vision for Peace, tutti i musulmani che vengono in pace possono visitare e pregare alla moschea di Al Aqsa, e gli altri luoghi santi di Gerusalemme rimarranno aperti per i fedeli pacifici di tutte le religioni. Il primo ministro Netanyahu e il principe ereditario Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan esprimono il loro profondo apprezzamento al presidente Trump per la sua dedizione alla pace nella regione e per l’approccio pragmatico e unico che ha adottato per raggiungerla”.