Altri due attacchi anti-semiti sono avvenuti a New York e ora sono tredici gli episodi di violenza negli ultimi dieci giorni, dal 23 dicembre. Due ragazze, ieri mattina, hanno aggredito per strada un giovane ebreo ortodosso a Williamsburg, Brooklyn. Lo hanno prima circondato, coprendolo di insulti e minacce, urlando “ti uccido”. Mentre il ragazzo, spaventato, cominciava a riprendere la scena con il cellulare, una di loro gli ha strappato il telefonino, l’ha smontato e glielo ha tirato addosso, colpendolo al volto. Subito scappate, le due ragazze sono state identificate, poche ore dopo, grazie ad alcuni testimoni. Una di loro, Jasmine Lucas, 24 anni, e’ stata denunciata per aggressione. Il giorno prima un ragazzo di 15 anni era stato rapinato da due persone, mentre tornava a casa da scuola in autobus. Gli hanno strappato la kippah che indossava sul capo e preso le cuffie con cui stava ascoltando la musica. Poi sono scappati. Intanto la polizia di New York ha messo in rete le immagini di altre due aggressioni a ebrei, tra cui quella a un ortodosso di 56 anni, circondato e picchiato per strada da un gruppo di ragazzi. Le pattuglie della “polizia ebraica“, i Guardian Angels, hanno avviato un controllo delle strade nella zona di Brooklyn e Crown Heights. “Se attaccheranno di nuovo – ha assicurato Curtis Sliwa – avranno quello che si meritano”. Il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha fatto un giro a Williamsburg e ordinato alla polizia di rinforzare i controlli nella zona.