In occasione del quinto anniversario dell’adozione della definizione di antisemitismo da parte dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), il Kantor Center for the Study of Contemporary European Jewry dell’Università di Tel Aviv ha promosso una videoconferenza, dal titolo “Who Is an Antisemite? The Polemic and Its Significance”. Illustri rappresentanti del mondo accademico, esperti ed attivisti nel campo dell’antisemitismo hanno presenziato all’evento.
“Stiamo assistendo oggi ad una delle peggiori ondate di antisemitismo degli ultimi tempi. L’antisemitismo dilaga sui social media e nelle strade. L’odio per Israele è utilizzato per praticare l’odio su tutti gli ebrei” – ha detto Moshe Kantor, presidente dell’European Jewish Congress – “Niente dimostra così chiaramente l’importanza e il valore della definizione dell’IHRA come i chiari esempi, a cui assistiamo oggi, che legano l’odio per Israele all’odio per gli ebrei”. “Quando folle inferocite si radunano davanti ad una sinagoga, quando i rabbini vengono presi di mira, quando un gruppo di antisemiti attraversa i quartieri ebraici, una cosa diventa molto chiara. Proprio come la definizione non fa alcuna distinzione nelle sue manifestazioni di odio per gli ebrei, nemmeno gli antisemiti stessi”.
Il presidente Kantor si è poi soffermato sul crescente successo della definizione dell’IHRA e ha sottolineato che 450 organizzazioni internazionali, tra cui 28 Stati, hanno adottato o approvato la definizione operativa di antisemitismo.
“Se c’è ancora qualche dubbio su cosa pensano gli antisemiti della definizione dell’IHRA, possiamo vedere come sia stata bersaglio di attacchi e di soluzioni alternative, che si concentrano sulla protezione degli antisemiti e non degli ebrei. Grazie alla definizione dell’IHRA, ora disponiamo di uno standard internazionale ampiamente accettato su ciò che costituisce l’antisemitismo”.