Dal 29 al 31 maggio, si è tenuto il World Hackathon Day, un evento internazionale che vede riuniti i migliori talenti della comunità tecnologica per sviluppare idee e proporre soluzioni ad alcune delle maggiori sfide del nostro tempo. A causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, l’evento si è svolto completamente online.
Nata dall’idea di Nir Kouris, israeliano, e Julien Van Dorland, olandese, l’evento ha avuto come partners il Ministero degli Affari Esteri israeliano, l’Ambasciata d’Israele in Italia, la Roi Community – network internazionale composto da 1.300 fra imprenditori, innovatori e attivisti – e l‘Ambasciata olandese in Israele.
Più di 500 ragazzi da 30 paesi diversi si sono confrontati con l’obiettivo di trovare soluzioni innovative in sette aree considerate strategiche per il potenziale legato alla digitalizzazione e alla sostenibilità: Lavoro ed economia, Responsabilizzazione e istruzione, Finanza e moneta digitale, Ambiente e sostenibilità, Viaggi e mobilità, Solidarietà e anziani, Musica e intrattenimento, Salute e Fitness.
In questo periodo in cui il coronavirus sta mettendo alla prova il mondo intero, l’obietto è quello di trovare idee capaci di rivoluzionare la vita di tutti i giorni. Un occhio di riguardo ce l’ha avuto proprio la categoria “Salute e benessere”.
“Dobbiamo ridurre la diffusione del Coronavirus dando supporto agli operatori sanitari ma anche individuando soluzioni in grado di gestire molte attività da casa”, si legge sul sito dell’evento.
Il 31 maggio la giuria composta tra l’altro dall’ex Ambasciatore d’Israele in Italia, e ora Ambasciatore in Olanda, Naor Gilon, e dall’attuale ambasciatore Dror Eydar, hanno deciso chi ha vinto questa particolare giornata volta all’innovazione. Per l’occasione Microsoft ha messo in palio premi per un valore complessivo di 100mila dollari, affinché le idee migliori possano prendere forma e sostanza.
A vincere il World Hackathon Day è stata Epsylon Mask, un’innovativa maschera protettiva riutilizabile che protegge da oltre il 99% degli agenti infettivi. Dotato di una maschera in silicone rimovibile e da PVC trasparente, con il quale è possibile leggere il labiale di chi la indossa, questo presidio sanitario è stato pensato soprattutto per chi si trova in prima linea nella lotta contro il COVID-19, che siano medici o infermieri, o qualunque altro personale a contatto con una grande quantità di persone.
L’alta percentuale di protezione da agenti infettivi è dovuta dalla presenza di luci al LED ultraviolette che disattivano i virus e i batteri che passano nei tubi di respirazione. Inoltre è presente una valvola e un filtro tessile, il quale riducono ancora di più la presenza di agenti patogeni. Per non farsi mancare nulla, la maschera è inoltre collegata, attraverso la tecnologia NFC, con i propri dispositivi elettronici, nel quale vengono indicate: il ritmo cardiaco, la temperatura corporea e l’efficacia della propria maschera.