Hezbollah viola continuamente la risoluzione 1701 e si muove nella zona a sud del fiume Litani sotto copertura civile, rafforzando il suo potenziale militare nei villaggi sciiti del sud del Libano. E’ questa l’accusa rivolta al movimento sciita libanese dall’esercito israeliano, secondo cui Hezbollah “usa l’organizzazione ‘Verde senza confini’ come copertura per le sue attività nella zona della linea di contatto, installandovi dei punti di osservazione per raccogliere informazioni sull’esercito israeliano”, come ha dichiarato il portavoce delle forze armate israeliane, Avichay Adraee. ”Non sono ambientalisti, ma stanno raccogliendo informazioni di intelligence nell’intento di compiere un attentato nel villaggio di Misgav Am, in Alta Galilea”: questa la denuncia. “Nell’ultimo anno la Difesa (israeliana, ndr) ha seguito da vicino i siti di osservazione di Hezbollah installati lungo la linea di contatto sotto la vigilanza dell’organizzazione ‘Verde senza confini'”. L’anno scorso poi “sono stati scoperti cinque siti, e ora ne è stato scoperto un altro il cui scopo è quello di rafforzare l’intelligence di Hezbollah. Si tratta di violare la risoluzione 1701 approvata dall’Onu alla fine della seconda guerra libanese”. In base a tale risoluzione, “qualsiasi organismo armato al di fuori dell’esercito libanese a sud del fiume Litani rappresenta un pericolo”, ha spiegato il portavoce, confermando che “Hezbollah viola questa risoluzione continuamente e si muove lungo la barriera in tenuta armata, monitorando il territorio israeliano e creando una rete militare vicino ai confini”. Tutto questo “con la copertura civile di una falsa organizzazione ambientalista”, oltre a “stabilire forze militari nei villaggi sciiti del sud del Libano, pensando che l’esercito israeliano non sia consapevole delle sue attività e impedendo alle forze Onu nella regione di esaminare questi siti con la scusa che si tratta di aree private”.