Cresce il bilancio delle vittime delle spaventose esplosioni che ieri hanno scosso la capitale del Libano. Attualmente le autorità di Beirut parlano di oltre un centinaio di morti, di altrettanti disperi e di oltre 4.000 feriti.
Secondo stime provvisorie la doppia esplosione che ha devastato Beirut ha provocato danni per 3-5 miliardi di dollari e ha lasciato senza casa 200-250 mila persone.
Sembra accertato che ad esplodere sia stato un enorme magazzino di stoccaggio, contenete 2.700 tonnellate di nitrato di ammonio era stato sequestrato nel 2013 da una nave moldava diretta verso l’Africa. Perché il nitrato di ammonio, usato in agricoltura ma anche come base per esplosivi, fosse ancora lì è tutto ancora da chiarire. Secondo più fonti di intelligence il materiale chimico era entrato in possesso del gruppo sciita libanese filo iraniano Hezbollah
Il nitrato di ammonio, responsabile delle devastanti esplosioni a Beirut, è uno dei fertilizzanti maggiormente utilizzati in agricoltura al mondo. Prodotto sottoforma di piccoli granuli porosi e altamente solubile, è anche uno dei componenti principali di molti tipi di esplosivi utilizzati nelle miniere e nelle cave, dove viene fatto esplodere dopo essere miscelato con carburante. Noto più comunemente con il nome di salnitro, viene classificato come materiale pericoloso e quindi sottoposto a una serie di regolamentazioni. I maggiori depositi si trovano nel deserto di Atacama in Cile, da dove viene estratto. Rappresenta l’80% di tutti gli esplosivi industriali utilizzati negli Stati Uniti. Oggi quasi il 100 per cento della sostanza chimica utilizzata è sintetica, prodotta facendo reagire l’ammoniaca con l’acido nitrico. Relativamente stabile, è economico da produrre. Quello che non può accadere è che il nitrato di ammonio s’infiammi da solo. Al contrario, può fungere da fonte di ossigeno e accelerare la combustione di altri materiali. A temperature decisamente elevate, però, il nitrato di ammonio può decomporsi da solo. Questo processo può creare gas tra cui ossidi di azoto e vapore acqueo. Ed è questo rilascio di gas che può provocare un’esplosione. La decomposizione del nitrato di ammonio può essere innescata se si verifica un’esplosione nel luogo in cui è immagazzinata o se c’è un vasto incendio nelle vicinanze. Quest’ultimo scenario è quello che è successo nell’agosto del 2015 a Tianjin, nella Cina orientale a 110 chilometri a sudest di Pechino, dove 173 persone morirono per l’esplosione che si verificò in una fabbrica di prodotti chimici dove erano stoccate sostanze chimiche infiammabili e nitrato di ammonio.
Al 1947 risale l’esplosione di 2.300 tonnellate di nitrato di ammonio in Texas, dove quasi 500 persone persero la vita.
Era il nitrato di ammonio il componente principale della bomba che la mattina del 19 aprile del 1995 causò la devastante esplosione a Oklahoma City, uccidendo 168 persone e ferendone circa 850.
Un’esplosione di nitrato di ammonio, come quella che si è verificata a Beirut, produce enormi quantità di ossido di azoto. Il biossido di azoto è un gas rosso dal cattivo odore e nelle immagini di Beirut dopo l’esplosione si notava una nuvola di colore rossastro vicino al luogo dell’esplosione. Gli ossidi di azoto sono presenti nell’inquinamento urbano, ma ad alti livelli possono essere particolarmente pericolosi per persone che hanno problemi respiratori.