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    L’Obra Pia chiede perdono a Sami Modiano per gli orrori della Shoah

    La Obra Pia Stabilimenti Spagnoli in Italia insieme all’ambasciata spagnola presso la Santa Sede ha apposto una lapide e deposto una corona di fiori in ricordo delle famiglie Limentani e Tagliacozzo che furono deportata nello stabile di via dei Giubbonari 30.

     

    Per l’occasione, l’organizzazione, nella persona del suo direttore Raul Sandoval, ha chiesto perdono a Sami Modiano per tutti gli orrori della Shoah di cui è stato vittima.

     

    Oltre al sopravvissuto alla Shoah, erano presenti alla cerimonia, che si è tenuta per il quinto anno consecutivo, la nuova ambasciatrice spagnola María Isabel Celaá Diéguez, la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, il vicepresidente Ruben Della Rocca, i figli e i nipoti della famiglia che durante la guerra fu in parte deportata ad Auschwitz e in parte assassinata nell’eccidio delle Fosse Ardeatine, Rav Alberto Funaro, che ha letto i salmi.Presente inoltre l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor.

     

    Riguardo il valore del perdono si è voluta soffermare la presidente Dureghello, mentre l’ambasciatore Diéguez ha voluto raccontare la storia di un suo parente che durante la Seconda Guerra Mondiale fu deportato a Mauthausen.

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