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    L’ambasciatore israeliano nel Regno Unito Hotovely costretto a fuggire a causa delle proteste pro palestinesi

    Nelle ultime ore nei social media, in particolare oltremanica, è circolato un video nel quale si vede l’Ambasciatore dello Stato d’Israele nel Regno Unito Tzipi Hotovely fuggire dall’università scortata dalla sicurezza. 

    Secondo la versione dell’ambasciata, in linea con quello che si può vedere dalle immagini, la diplomatica è stata evacuata dalla London School of Economics (LSE) a causa delle intimidazioni da parte di studenti e altri attivisti filo-palestinesi all’esterno del campus, al punto di cercare di aggredirla anche fisicamente, come si evince dalle registrazioni.

     

    L’ambasciatrice Hotovely era stata invitata a parlare a un evento sul futuro del Medio Oriente ospitato dalla società di dibattito studentesco martedì. “Ho avuto un evento eccellente a #LSE e non mi lascerò intimidire. Continuerò a condividere la storia israeliana e a mantenere un dialogo aperto con tutte le parti della società britannica.” Queste le parole di Hotovely attraverso il suo profilo Twitter, dove ha inoltre ringraziato il governo inglese per il tempestivo supporto a seguito di questo spiacevole evento.

    Il clima attorno a questo evento è stato infuocato sin da subito: infatti diversi profili su Instagram, come quello chiamato “LSE Class War” (poi successivamente rimosso), in una storia pubblicata poche ore prima del dibattito avevano scritto: “Chiunque rompe il finestrino dell’auto dell’Ambassador [sic]… si becca pinte. Spaventiamola, c***o.”

    Mentre il gruppo studentesco LSE for Palestine attraverso i suoi canali aveva organizzato una vera e propria mobilitazione, con tanto di linee guida e lista di cori da urlare durante la protesta.


    Oggi la società di discussione della LSE avrebbe dovuto ospitare Husam Zomlot, il capo della missione palestinese nel Regno Unito,  che ha però annullato a seguito dell’incidente dell’ambasciatrice. Secondo The Telegraph l’evento si terrà la settimana prossima.

     

    Priti Patel, il ministro degli Interni del Regno Unito, ha dato pieno sostegno a un’indagine della polizia sulle proteste fuori dalla London School of Economics, definendosi “disgustata dal trattamento all’ambasciatore israeliano la scorsa notte”. Il ministro degli Esteri britannico Liz Truss ha criticato l’incidente, scrivendo: “Il trattamento dell’ambasciatore israeliano Tzipi Hotovely la scorsa notte e il tentativo di metterla a tacere sono stati inaccettabili.” “Noi in Gran Bretagna crediamo nella libertà di parola”, ha aggiunto.

     

    Mentre il segretario all’Istruzione Nadhim Zahawi, di ritorno dalla conferenza organizzata dalla European Jewish Association a Cracovia, ha dichiarato: “La scorsa notte l’ambasciatore israeliano è stato sottoposto a inaccettabili intimidazioni. Questo non è disaccordo o libertà di parola: è molestia e avrà profondamente scosso gli studenti ebrei sia alla LSE che in tutto il paese. Ho invitato studenti ebrei della LSE a un incontro per ascoltare direttamente da loro e offrire tutto il supporto possibile.”

     

    “Non cederemo al bullismo e alla violenza, lo Stato di Israele invierà i suoi rappresentanti su ogni piattaforma” ha affermato l’ambasciatrice.

     

    “Queste immagini sono terribili. Il fatto che le Università, luoghi di formazione, crescita e confronto, stiano diventando dimora di antisemitismo deve allarmarci.” In un breve tweet pubblicato nel primo pomeriggio la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello ha commentato l’accaduto.

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