
“L’attacco di Giuseppe Conte, deliberato e articolato, agli ebrei in generale è gravissimo. – ha affermato in una nota il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan – In un video pubblicato nei giorni scorsi attraverso i social media e altri canali, dopo aver accusato il governo israeliano di ‘sistematico sterminio’ e averlo definito ‘governo criminale’, ha intimato a tutti gli ebrei: ‘Dovete assolutamente dissociarvi perché il silenzio qui diventa complicità’. Incolpare gli ebrei in generale, anzi, ogni ebreo, di quanto viene fatto dal governo di Israele è palesemente un atto di razzismo, estremamente pericoloso di questi tempi”, aggiunge Malan. “Ogni ebreo può diventare un bersaglio, in quanto è, a dire del leader del Movimento cinque stelle, complice di un governo criminale e di sistematico sterminio, salvo prova contraria, che peraltro, non si capisce come si debba esibire. Il malintenzionato che vuole ‘fare giustizia’, come fa a sapere se l’ebreo che si trova davanti, o l’ebreo proprietario del negozio cui pensa di dare fuoco si è dissociato? Ci sarà bisogno di una stella gialla? La stessa definizione di antisemitismo, lodevolmente accettata dal governo Conte, dice che attribuire a tutti gli ebrei responsabilità per quanto altri ebrei fanno è antisemitismo. Peraltro, visto che la situazione di Gaza non è cosa di qualche giorno, ma va avanti da mesi, l’ex presidente del Consiglio ha in pratica detto che gli ebrei che per qualsiasi ragione non si siano dissociati sono già complici. Come ha ricordato Ariela Piattelli, direttrice della rivista di cultura ebraica ‘Shalom’, affermazioni di questo tipo – conclude Malan – armarono moralmente la mano dei terroristi che nel 1982 uccisero un bambino di due anni e ferirono decine di altre persone davanti al Tempio Maggiore, la principale sinagoga d’Italia. Osservo peraltro che Conte non ha neppure accennato all’infame abitudine di Hamas di usare i civili come scudo umano né ha ricordato l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023. Aveva altre priorità che sono sfociate, spero al di là delle sue intenzioni, in ciò che i violenti possono certamente interpretare come un invito alla caccia all’ebreo”.