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    Israele e Germania. Visita del ministro Monika Grütters

    Tanti spunti di interesse dal viaggio in Israele della Ministra tedesca per la Cultura e i Media Monika Grütters. Anzitutto, la Grütters ha viaggiato con una compagnia low cost: una scelta che ha suscitato grande entusiasmo nei media e nell’opinione pubblica per la sua modestia.

    Fiore all’occhiello della sua visita ufficiale, oltre alla tappa presso il memoriale della Shoah Yad Vashem, è stata la cerimonia di premiazione per le traduzioni di opere letterarie dal tedesco all’ebraico e viceversa. L’evento si è tenuto nel Bible Lands Museum di Gerusalemme lunedì 16 luglio, alla presenza anche della Ministra della Cultura israeliana Miri Regev. Il riconoscimento (che prevede un premio di 10.000 euro) è alla sua seconda edizione: è stato istituito in occasione dei 50 anni delle relazioni diplomatiche tra Israele e Germania, stabilite ufficialmente il 12 maggio 1965 a Bonn, quando il Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca Ludwig Erhard e il Primo Ministro dello Stato di Israele Levi Eshkol firmarono l’accordo con cui avviarono questi rapporti. A essere premiate quest’anno sono state Nili Mirsky (mancata lo scorso gennaio) per la sezione ebraico – tedesco per il libro “Confessions of Felix Krull” di Thomas Mann e Anna Birkenheier Molad per la traduzione del pluripremiato testo di David Grossman “A Horse Walks into a Bar”.

    “Questo premio è emblematico per mostrare l’eccellente rapporto tra Israele e Germania. Una delle vincitrici, Nili Mirsky, è stata uno dei pilastri della traduzione israeliana” ha dichiarato la Miri Regev. Tra i volumi tradotti in ebraico da Nili Mirsky, infatti, figurano autori come Cechov, Dostoevski, Gogol. “Sono orgogliosa di dare un premio alla sua memoria e spero così di rafforzare la sua eredità e i ponti culturali tra noi e il governo e il popolo tedesco. Sono contenta di ospitare la mia collega, peraltro proprio qui a Gerusalemme, la nostra capitale eterna” ha poi aggiunto.

    Anche i giudici con la loro motivazione hanno reso omaggio alla scrittrice scomparsa: “Nili Mirsky è stata una delle principali traduttrici in ebraico” si legge. “Sin dall’inizio della sua carriera ha scelto di concentrarsi principalmente sulla traduzione di opere classiche. Dopo alcune delle opere di Thomas Mann, tra cui il romanzo “Boden brook house” e “Death in Venice”, Mirsky ha creato una straordinaria versione ebraica di “Confessions of Felix Krull”. La commissione giudicante è rimasta impressionata dalla capacità di Mirsky di creare magnificamente uno stile ebraico di Thomas Mann, già di per sé difficile da tradurre. Questa opera di traduzione si è poi unita ad una lunga lista di versioni ebraiche altrettanto splendide redatte da Mirsky che hanno arricchito la libreria israeliana”.

    DANIELE TOSCANO

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