La nazionale
di calcio femminile dell’Iran rischia di perdere le Olimpiadi di Tokyo 2020 per
‘colpa’ del visto israeliano. Le calciatrici della Repubblica islamica,
infatti, sono state sorteggiate in un girone di qualificazione con Palestina,
Taiwan e Filippine. Ed è proprio il match in Cisgiordania che rischia di rovinare
il loro sogno a Cinque Cerchi. Come riporta l’agenzia di stampa semiufficiale
iraniana ‘Isna’, la partita è in programma ad al-Ram, località della
Cisgiordania a sud di Ramallah e poco
distante da Gerusalemme. Per raggiungerla, tuttavia, la nazionale iraniana deve
inevitabilmente transitare da Israele o, in
alternativa, attraverso un valico controllato dalle autorità israeliane.
Inoltre le calciatrici dovrebbero ottenere sul passaporto un visto dello Stato
ebraico. Un’eventualità vietata da Teheran a causa delle tensioni con Tel Aviv.
“Nei
nostri passaporti si dice chiaramente che gli iraniani non possono viaggiare
nei territori palestinesi occupati”, ha spiegato Hussein Abdi, consulente
tecnico della nazionale. Abdi ha sottolineato che la Federcalcio iraniano ha
chiesto alla Confederazione asiatica (Afc) di cambiare il luogo della partita,
ma finora non ha ricevuto una risposta. A causa dello scontro con Israele,
Paese non riconosciuto dall’Iran, i cittadini della Repubblica islamica fin dalla
rivoluzione del 1979 non possono recarsi nello Stato ebraico. Inoltre è vietato
agli atleti iraniani competere con gli israeliani e chi infrange il divieto è allontanato
dalla nazionale. (Spi/AKI)