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    Intelligence palestinese: da crisi economica rischi per Anp

    La situazione politica ed economica in cui versa l’Autorita’ Palestinese potrebbe portare allo scoppio di una rivolta violenta che destabilizzera’ la stessa Anp, provocando una nuova intifada. Lo rivelano i media israelianiYnet e Yedioth Ahronoth, che hanno ricevuto un dossier dell’intelligence palestinese. Il documento e’ stato preparato pochi giorni prima dell’8 agosto, quando e’ stato ucciso il diciottenne  israelianoDvir Sorek, e ha anticipato e previsto una serie di attacchi poi avvenuti a Gerusalemme e in Cisgiordania. La mancanza di prospettive, le difficolta’ economiche, sarebbero alla base del malcontento di ventenni palestinesi pronti ad attaccare, facilmente reclutati da cellule terroristiche o, comunque, anti sioniste. Il dossier e’ stato realizzato con interviste, interrogatori a detenuti, sorveglianza di giovani dal vivo e sui social media e prenuncia un aumento di attentati esplosivi. Per il rapporto, l’unico mercato fiorente in Cisgiordania sarebbe quello delle armi. A fomentare le proteste, anche la politica, con Al Fatah divisa al suo interno soprattutto dopo la decisione del presidente Abu Mazen di tagliare gli stipendi a tutti i dipendenti pubblici avendo rifiutato in toto le tasse da Israeleche il governo di Netanyahu ha voluto concedere decurtate delle spese di mantenimento dei detenuti condannati per terrorismo. Si chiede ovunque a gran voce che venga interrotta la cooperazione in materia di sicurezza con Israele. E i pericoli di nuovi attentati non arriverebbero solo dalla Cisgiordania, ma anche da Gaza, dove fonti palestinesi citate dall’agenzia Safa, hanno parlato di un “vulcano pronto ad esplodere”. Nei giorni scorsi sono aumentati i casi di terroristi uccisi da Israelementre tentavano di infiltrarsi nello stato ebraico. Mentre nessun gruppo ha rivendicato la responsabilita’ del tentativo di infiltrazione, i tre sono stati avvolti in bandiere appartenenti alla Jihad islamica palestinese, le brigate Izzedin al-Qassem di Fatah e Hamas durante la loro sepoltura. Sia Hamas che la Jihad islamica palestinese hanno accusato il tentativo di infiltrazione di “giovani ribelli”. Infiltrazioni che, secondo le fonti palestinesi, sono il presagio di una “grande esplosione” e l’invito ai palestinesi di Gaza e di Cisgiordania a “incendiare il terreno sotto i piedi dei sionisti”. A accendere la miccia, anche gli scontri avvenuti domenica l’altra sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme nel giorno in cui gli ebrei ricordavano la distruzione delSantuario.

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