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    Inghilterra. Corbyn promette lotta implacabile all’antisemitismo

    C’è stato spazio anche per la  polemica sull’antisemitismo nel discorso con cui Jeremy Corbyn  ha concluso oggi il congresso laburista britannico a Liverpool,  promettendo di combattere questa piaga “in modo implacabile”.     Corbyn – criticato in prima persona su questo fronte negli  ultimi mesi – ha riconosciuto come la crescita di episodi  antisemiti abbia provocato “enorme sofferenza” fra gli ebrei e  “costernazione” nella stesso Labour. Poi, rivolgendosi alla  comunità ebraica, ha assicurato che il suo partito vuole essere  “un alleato” nella lotta per estirpare qualsiasi rigurgito del  genere “nel Paese e nel nostro movimento”, nell’ambito di una  battaglia decisa contro “ogni forma di razzismo”. Razzismo che  cresce ovunque in Europa, ha poi denunciato, condannando “una  estrema destra che scarica su ebrei, musulmani, immigrati o  altri minoranze i fallimenti del sistema economico” da cui  nasce, ha proseguito, non senza tacciare pure i Conservatori di  Theresa May di “ipocrisia”: che “accusano noi di antisemitismo”  e poi promuovono “un ambiente ostile” contro i migranti o  flirtano con “il governo antisemita e xenofobo dell’Ungheria”.     Nel discorso non è mancato inoltre un riferimento polemico ai  media tradizionali e l’elogio dell’uso da parte dei militanti  dei “nuovi media” per contrastare la propaganda “dei giornali di  proprietà dei miliardari” che osteggiamo il programma del  Labour: “forse perché temono il nostro impegno a tagliare certi  loschi privilegi fiscali”, ha ammiccato il leader  dell’opposizione, o per il fatto che non dipendiamo “dalle loro  donazioni”, o perché vogliamo nuove “inchieste parlamentari”  sugli scandali finanziari degli ultimi anni.

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