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    Inaugurata alla Casina dei Vallati la mostra "L’inferno nazista. I campi della morte di Belzec, Sobibor e Treblinka"

    E’ stata inaugurata a Roma presso
    la Fondazione Museo della Shoah (Casina dei Vallati), la mostra “L’inferno
    nazista. I campi della morte di Belzec, Sobibor e Treblinka” a cura dello
    storico Marcello Pezzetti. All’interno del percorso espositivo, ricco di stimoli
    multisensoriali, viene raccontata la storia di quella che fu un’operazione
    omicida senza precedenti nella storia, la tristemente famosa “Aktion
    Reinhardt”. L’esposizione ripercorre le tappe che portarono al cuore della
    Shoah: dall’occupazione, ai ghetti fino ad arrivare all’inferno dei campi di
    sterminio: Belzec, Sobibor e Treblinka.

    Un percorso ricco e potente che
    si poggia su documenti d’archivio, foto, filmati, interviste e ricostruzioni e
    che si apre cronologicamente con un focus sulla politica antiebraica nazista e
    sulla scelta del gas come strumento di sterminio di massa. Si passa poi alla
    spiegazione dell’antisemitismo nazista e la propaganda antiebraica, per
    arrivare ai campi di sterminio istituiti all’interno del Reich. La seconda sala
    si apre con filmati inediti nella quale si mette in evidenza la triste realtà
    dei ghetti nazisti.  Si entra poi nel
    vivo dell’esposizione con la spiegazione visiva della tristemente nota
    “Aktion Reinhardt” e quel terribile progetto di sterminio sistematico
    di ebrei polacchi e tedeschi, austriaci, slovacchi, bielorussi, lituani,
    francesi, olandesi, di Tracia e Macedonia, del ghetto di Theresienstadt e del
    Protettorato di Boemia e Moravia. Una parte dell’esposizione racconta poi dei
    persecutori nazisti. Punto particolarmente profondo della mostra uno spazio
    interamente dedicato al terribile campo di Treblinka, collato in una sezione
    completamente multimediale. Il percorso espositivo termina poi con lo
    smantellamento dei tre campi e con i processi ai criminali nazisti.

    Una mostra dal forte impatto
    visivo che restituisce ai visitatori tutto l’orrore della Shoah. “Quello
    che è stato compiuto nei tre campi della morte è il più grande omicidio della
    storia. In soli 100 giorni vennero uccisi circa un milione e mezzo di
    persone” spiega Marcello Pezzetti. Un sofferente ma necessario percorso
    che attraverso diversi materiali ricostruisce il quadro geo politico che portò
    allo scenario peggiore del Novecento. 

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