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    IL JUDOKA IRANIANO COSTRETTO A PERDERE È SCAPPATO IN GERMANIA

    Ha chiesto asilo in Germania l’iraniano Saeid Mollaei, il judoka “costretto a perdere” per non doversi misurare con un atleta israelianoai Mondiali di Tokio. La Federazione Internazionale di Judoha confermato la richiesta di asilo presentata da Mollaei e assicurato il suo sostegno, riferisce radio Farda, filiale americana di radio Liberty. Mollaei aveva vinto l’oro nella categoria -81 kg ai mondiali del 2018. Ma quest’anno a Tokio, secondo quanto ha raccontato nei giorni scorsi il sito Times of Israel, le autorità iraniane hanno “costretto” il judoka a perdere nella gara di semifinale con il belga Matthias Casse per evitare la finale con l’israelianoSagi Muki. 

    A favorire la fuga del campione iraniano in Germania è stato il presidente della federazione internazionale di Judo (Ijf), Marius Vizer. Lo ha confermato lo stesso Vizer ai media giapponesi, secondo quanto ricostruisce Times of Israel. L’emittente Iranian International ha accusato Vizar di essere stato il cervello dell’operazione per portare Mollaei da Tokio a Berlino, “in modo da danneggiare l’Iran a favore d’Israele“. Secondo questa ricostruzione, Vizar ha messo a disposizione un’auto con una guardia di sicurezza tedesca che ha portato il judoka direttamente dalle gare all’aeroporto. L’emittente sostiene che Vizar era anche in contatto con il primo ministro israelianoBenyamin Netanyahu. Altre fonti iraniane riferiscono che guardie di sicurezza della Federazione di Judo hanno separato Mollaei dal suo allenatore. 

    Vizer ha detto ai media giapponesi che Mollaei gli aveva confidato di aver ricevuto pressioni dal governo iraniano per perdere l’incontro con il belga Matthias Casse ed evitare così la finale, pressioni che erano state rivolte anche ai suoi familiari a Teheran. L’Ijf, ha dichiarato Vizer, intende far giocare Mollaei alle Olimpiadi estive di Tokio nel 2020 nella squadra internazionale che sarà composta da atleti rifugiati. Secondo Times of Israel, il Comitato olimpico iraniano potrebbe ora fare un’esposto contro la federazione internazionale di Judo.

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