Tornano ad addensarsi ombre sul passato di Jeremy Corbyn, già da tempo nell’occhio del ciclone sui media britannici, nella comunità ebraica e fra i suoi oppositori interni, per le accuse di ambiguità sul fronte della lotta all’antisemitismo. Il leader laburista ha infatti ammesso, in un’intervista a SkyNews, di essere stato presente nel 2014 a Tunisi a una cerimonia con dirigenti dell’Autorità palestinese durante la quale fu posata una corona di fiori anche sulla tombe di due componenti del commando terrorista colpevole della strage di atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco ’72. Corbyn finora aveva raccontato solo della corona da lui deposta quel giorno dinanzi al memoriale delle vittime del raid aereo contro il quartier generale dell’Olp del 1985. Ma foto raccolte dal Daily Mail hanno poi mostrato che il corteo fece sosta pure vicino alle tombe dei ‘reduci’ di Monaco, uccisi in seguito dal Mossad a Parigi. “Non credo d’esser stato coinvolto” nell’omaggio ai terroristi di Settembre Nero, ha precisato Corbyn, senza negare tuttavia quanto accaduto sotto i suoi occhi e senza soprattutto scusarsi. Duro il commento del premier israeliano Netanyahu: “La deposizione di una corona da parte di Jeremy Corbyn sulle tombe dei terroristi che perpetrarono il massacro di Monaco e il paragone tra Israele e i nazisti richiede una condanna inequivoca da parte di tutti: sinistra, destra e qualsiasi altro schieramento”.