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    Gran Bretagna: ancora antisemitismo di un deputato laburista

    Si riaccende la polemica sui rigurgiti antisemitismo nel
    Labour britannico, denunciati da più parti come conseguenza della svolta a
    sinistra del partito sotto Jeremy Corbyn. Le ripetute richieste di scuse avanzate
    dallo stesso Corbyn e il suo impegno a fare di più, da un lato non convincono
    le voci critiche – a partire dalla decina di scissionisti ‘moderati’ che di
    recente hanno sbattuto la porta -, dall’altro non piacciono a qualche
    fedelissimo. In particolare al deputato Chris Williamson, esponente storico
    come Corbyn della sinistra interna, che in un articolo pubblicato su un
    giornale locale ha scritto di ritenere che il Labour abbia “ceduto anche
    troppo” sul tema della lotta all’antisemitismo, ed abbia fatto “più
    di qualunque altro partito per estirpare la piaga” dell’antisemitismo e
    non abbia motivo per continuare a “scusarsi ancora”.

    Parole che hanno scatenato le proteste del vice leader
    laburista, Tom Watson, convinto che Corbyn debba al contrario assumere una
    maggiore iniziativa “personale”, e della parlamentare Margaret Hodge che
    ha chiesto provvedimenti disciplinari contro Williamson, accusato di
    “negare il fenomeno dell’antisemitismo”, con una sua immediata
    “sospensione”.

    Davanti a tali proteste Chris Williamson ha poi fatto
    retromarcia ed ha espresso oggi rimorso per aver scritto quelle parole,
    sottolineando che “non ci si può mai scusare troppo per i fenomeni di
    razzismo all’interno dei nostri ranghi”. Ma il suo rammarico è stato
    considerato tuttavia insufficiente “e non sincero” da parte dei
    compagni di partito delle correnti più ‘moderate’ che ne avevano chiesto la
    sospensione e che insistono ad accusare una parte della sinistra interna (a cui
    sia Williamson sia Corbyn appartengono) di alimentare di fatto l’antisemitismo
    attraverso una cultura anti-sionista. La premier Tory, Theresa May, non s’è
    fatta sfuggire da parte sua l’occasione per polemizzare con Corbyn su questo
    episodio nel Question Time del mercoledì ai Comuni, sfidandolo a propria volta
    a sospendere Williamson dal maggior partito d’opposizione. 

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