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    Gerusalemme: Sheik Jarrah, donna israeliana pugnalata alla schiena da quindicenne palestinese 

    Sheikh Jarrah, Gerusalemme est. Stava portando i propri figli a scuola, la donna ebrea israeliana che stamane è stata accoltellata alla schiena. Grazie all’utilizzo delle telecamere, la polizia ha fermato una quindicenne palestinese – sospettata di aver consumato il colpo – all’interno di una scuola araba non distante dalla scena dell’attentato. Assieme a lei, sono stati fermati anche i suoi genitori e poi uno studente, un insegnante ed il preside della scuola dove la giovane si è nascosta.

     

    La vittima – Moriah Cohen, 26 anni – è stata prontamente soccorsa dai medici che, dopo il primo intervento, l’hanno trasferita all’Hadassah Mount Scopus. “Fortunatamente è stata portata con il coltello ancora nella schiena – per contenere l’emorragia – come avrebbero dovuto. L’abbiamo controllata e stabilizzata, e siamo stati in grado di rimuovere il coltello” ha riferito il ​​dott. Hagi Mazeh, capo del centro traumatologico dell’ospedale.

     

    Secondo quanto riportato dai dottori, la donna ha riportato lievi ferite ed i suoi figli sono rimasti illesi. “Sembra che fosse il nostro vicino. Ci conoscono, vivono proprio di fronte a noi – racconta il marito di Moriah, Dvir – Si è avvicinata a lei all’incrocio e l’ha pugnalata”.

    È l’ennesimo attacco a danni di ebrei a Gerusalemme, dove solo pochi giorni fa un ortodosso è stato pugnalato alla gola vicino la Porta di Damasco. Nel frattempo, Hamas ha elogiato “l’operazione eroica condotta contro una colona israeliana nel rione di Sheikh Jarrah”.

    Preoccupa che protagonisti di questi attentati siano sempre più spesso dei giovani, vittime dell’indottrinamento antisemita ed antisionista impartitoli sin da bambini.

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