Condannata a 12 mesi
di carcere la 93enne Ursula Haverbeck, figura di primo piano nel negazionismo
in Germania, per aver dichiarato che lo sterminio degli ebrei da parte dei
nazisti non è mai esistito. Lo riporta i24news.
Respinto anche il
ricorso in appello fatto dalla donna per le condanne, inflitte nel 2017 e nel 2020,
per incitamento all’odio razziale.
Ursula Haverbeck, vedova di Werner Georg Haverbeck, ex funzionario nazista e attivista di estrema
destra e soprannominata “nonna nazi”, ha ripetutamente affermato che “non è stato
storicamente dimostrato” che Auschwitz fosse un campo di sterminio ma solo un
campo di lavoro. In realtà, si stima che
tra il 1940 e il 1945 nel lager nazista furono uccisi almeno 1,1 milioni di
ebrei.
La richiesta da parte
degli avvocati di Haverbeck di una riduzione della pena o del pagamento di una
multa non è stata accettata dal tribunale.
La donna era stata
condannata anche in altre parti della Germania. Ha pagato numerose multe per le
sue dichiarazioni e ha già scontato due anni e mezzo nel carcere di Bielefeld,
città del Nord Reno Westfalia, nel 2018.