E’ un fenomeno preoccupante, e in crescita, quello che vede coinvolti bambini della Striscia di Gaza abbandonati dai loro genitori al confine con Israele, dove decidono di vivere illegalmente dopo esservi entrati per motivi medici. Lo rende noto il Cogat, l’ente israeliano che coordina l’attività del governo nei confronti dei Territori palestinesi, spiegando che diverse volte al mese i soldati israeliani trovano bambini abbandonati di Gaza e portati in Israele dai loro genitori per cure mediche. Il fenomeno, iniziato nei mesi scorsi, non sembra diminuire. Solo tre giorni fa un bambino di quattro anni, abbandonato dal padre, è stato rintracciato dai soldati israeliani al valico di Erez al confinecon il nord della Striscia di Gaza. Il bambino, abbandonato dopo essere stato curato in Israele, era con un estraneo sul lato di Gaza del confine, mentre il padre rimasto illegalmente in Israele.
“Il genitore, che si suppone abbia accompagnato il bambino e gli abbia garantito un senso di sicurezza, ha scelto di restare in Israele come residente illegale e di rimandare suo figlio a Gaza da solo, senza nessun familiare che lo potesse portare a casa”, scrive il Cogat. ”Questo è un fenomeno inaccettabile. Come padre, non capisco come possa un genitore abbandonare suo figlio e lasciarlo in mano a uno straniero senza preoccuparsi del suo benessere e della sua sicurezza”, ha dichiarato il colonnello Iyad Sarhan. ”Chi sceglie di restare in Israele viola le condizioni che prevedono il rilascio di un permesso di entrata. Come essere umano e come padre, spero che questo fenomeno termini e che gli abitanti di Gaza inizino a mettere le priorità dei loro figli davanti a tutto”, ha aggiunto.