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    Ecco Liz Truss, la nuova premier britannica amica delle comunità ebraiche e di Israele

    Martedì scorso la nuova leader del Partito Conservatore inglese Liz Truss ha sostituito Boris Johnson come primo ministro del Regno Unito, a seguito di un rimpasto avvenuto nel partito. La nuova premier inglese è stata anche l’ultima leader politica ad aver incontrato la Regina Elisabetta II. 

    “È uno shock per la Nazione e per tutto il mondo”, con queste parole la premier britannica Liz Truss ha commentato la notizia della morte della regina parlando alla Nazione dal numero di 10 di Downing Street. 

    Elisabetta era “la roccia su cui la Gran Bretagna si è costruita. Ha mostrato affetto per la gente che l’ha ricambiata con affetto e ammirazione. Un esempio per tutti noi”, ha detto Liz Truss che ha aggiunto di essere

    “distrutta” per la perdita.


    Ma qual è il rapporto di Truss con la comunità ebraica britannica? E per quanto riguarda lo Stato Ebraico?

    Pochi giorni prima di incontrare la regina a Balmoral, Truss è stata intervistata dalla rivista ebraica inglese Jewish Chronicle of London. La neo primo ministro ha affermato di voler “vedere il flagello dell’antisemitismo sradicato” e scacciarlo “dalla nostra cultura, a cominciare dalle scuole”, mentre per quanto riguarda i rapporti con lo Stato d’Israele, durante la campagna elettorale, ha persino suggerito che sarebbe stata disposta a trasferire l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Truss deciso così di seguire le orme del governo Johnson e di Teresa May prima.

     

    Infatti dal 2017 la politica del Regno Unito nei confronti dello Stato Ebraico è radicalmente cambiata. Quell’anno decise di non sostenere una dichiarazione internazionale a sostegno di una soluzione a due stati in Israele. Un momento spartiacque nella politica estera del paese, che fino a quel momento aveva generalmente votato e sostenuto politiche e dichiarazioni più critiche nei confronti di Israele.

     

    “Non c’è amico più grande del Regno Unito di Israele”, ha affermato più volte Truss, che in qualità di ministro degli Esteri ha preso una posizione forte nell’affrontare l’antisemitismo a livello internazionale.  Al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha assicurato che la Gran Bretagna votasse per lo Stato d’Israele, scontrandosi più volte con i funzionari del servizio estero. “Organi come il Consiglio per i diritti umani”, ha detto Truss in un’intervista, “sono stati usati per diffondere un’agenda particolare che francamente ha forti elementi di antisemitismo”.

     

    Sin dal suo ingresso nella politica nel 2010, Liz Truss ha sempre usato un linguaggio amichevole nei rapporti con gli ebrei e Israele. Il motivo di tale vicinanza alla comunità ebraica è dovuto alle amicizie di lunga data con i suoi compagni di scuola di religione ebraica. “Avevo molti amici ebrei a scuola” ha spiegato la premier inglese. “Uno dei miei amici più cari si è trasferito a Tel Aviv. L’ho visto di recente durante una visita ufficiale”, ha detto. E ha rivelato di avere come fonte di ispirazione il suo ex capo alla Shell, azienda per cui ha lavorato come contabile, che era un ebreo ortodosso. Era “il miglior capo che abbia mai avuto e ha avuto una grande influenza su di me”, ha aggiunto. “Quella è stata una delle mie prime esperienze nel vedere come la vita ebraica potesse essere incorporata nella vita aziendale e mi ha davvero impressionato quanto fosse orgoglioso della sua religione” ha sottolineato.

     

    “Così tanti valori ebraici sono valori conservatori e anche valori britannici” ha spiegato nella sua intervista al Jewish Chronicle. “La comunità ebraica britannica è incredibilmente orgogliosa di questo paese, così come i conservatori”. Rispondendo a un sondaggio della rivista ebraica inglese Jewish Chronicle che mostrava un forte aumento degli incidenti antisemiti nelle scuole britanniche, Truss ha dichiarato: “Voglio vedere sradicato il flagello dell’antisemitismo. Ciò significa scacciarlo dalla nostra cultura, a cominciare dalle scuole”.

    Per quanto riguarda l’accordo sul nucleare iraniano, che è attualmente in fase di rinegoziazione, Truss ha affermato che “non può permettere all’Iran di ottenere un’arma nucleare”. 


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