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    Diritti umani violati: Anp e Hamas reprimono dissenso con arresti e torture

    L’Autorità
    nazionale palestinese, guidata da al-Fatah in Cisgiordania, ed il regime instaurato
    da Hamas a Gaza ”ricorrono di norma ad arresti e torture nei confronti di
    quanti li criticano e degli oppositori” all’interno delle aree da loro
    gestite. La ”repressione del dissenso” e’ cresciuta negli ultimi anni in parallelo
    con l’approfondirsi della frattura politica fra al-Fatah e Hamas. Lo afferma la
    Ong Human Rights Watch (Hrw) in un rapporto di 150 pagine divulgato oggi,
    intitolato: ‘Due autorità, un’unica strada, zero dissenso: arresti arbitrari e tortura
    nell’Autorità palestinese e sotto Hamas’. ”Venticinque anni dopo gli accordi
    di Oslo (fra Olp e Israele, ndr) le autorità palestinesi hanno ottenuto solo un
    potere limitato in Cisgiordania e a Gaza; ma dove hanno autonomia hanno
    sviluppato in parallelo Stati di polizia” scrive Tom Porteous, un dirigente di
    Hrw. ”Appelli a funzionari  palestinesi
    affinchè rispettino i diritti dei palestinesi risuonano a vuoto mentre essi
    reprimono il dissenso”. L’ong ha intervistato 147 testimoni, tra cui ex
    detenuti e i loro parenti, avvocati e rappresentanti di gruppi non governativi,
    raccogliendo prove fotografiche, rapporti medici e documenti legali che
    dimostrano questi abusi, sottolineando che solo pochi ufficiali della sicurezza
    sono stati processati e nessuno è stato condannato. Stando al rapporto, tra
    gennaio 2017 e agosto 2018 sono 221 i palestinesi detenuti per periodi di varia
    lunghezza senza accusa e senza processo, mentre a Gaza le autorità di Hamas
    talvolta spingono i detenuti a firmare un impegno a non protestare più in
    cambio del rilascio.

    Il rapporto
    sottolinea che la sistematica pratica della tortura da parte delle autorità
    palestinesi può essere considerata un crimine contro l’umanità perseguibile
    dalla Corte penale internazionale, ricordando che gli usa e gli Stati dell’Ue
    forniscono supporto alle forze di sicurezza dell’Anp, mentre il Qatar, l’Iran e
    la Turchia supportano finanziariamente Hamas. “Tutti questi paesi
    dovrebbero sospendere l’assistenza ad agenzie che torturano abitualmente i
    dissidenti, tra cui i servizi di intelligence, la sicurezza preventiva e il
    comitato di sicurezza congiunto per l’Anp e la sicurezza interna per Hamas,
    almeno fino a che continueranno le torture sistematiche e altri gravi
    abusi”, si legge nel rapporto.

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