Davanti ad un aumento dei casi di Covid-19 in Cisgiordania, il governo dell’Autorita’ nazionale palestinese (Anp) ha deciso di imporre misure piu’ stringenti per le prossime due settimane: chiusura totale il venerdi’ e il sabato, mentre negli altri giorni scattera’ il coprifuoco dalle 19.00 alle 6.00. Durante le ore notturne giornaliere e i due giorni del fine settimana, nessuna attivita’ all’esterno e’ permessa. Secondo gli ultimi dati, le nove vittime nei Territori e a Gaza nelle scorse 24 ore portano il totale decessi a 723. Ieri si sono registrati 1.558 nuovi casi: 869 in Cisgiordania, 689 a Gaza, dove la situazione e’ particolarmente critica. Sono 52 i pazienti in terapia intensiva. Secondo Abdelraouf Elmanama, un microbiologo componente della task force Covid di Gaza, la Striscia e’ al limite del collasso, con oltre 14.000 contagiati su 2 milioni di persone e 70 vittime, con un tasso di mortalita’ attuale, ma in salita, dello 0,05% e un tasso di infezione tra coloro che vengono testati, del 21%, in particolare rappresentato da ultra sessantenni. Elmanama ha raccontato alla stampa che 79 dei 100 ventilatori presenti a Gaza sono gia’ usati e manca poco al collasso. L’emergenza sanitaria e’ anche tornata ad occupare le prime pagine dei giornali palestinesi, sia per il record dei contagi, sia per la richiesta di aiuti alla popolazione. A tal proposito, il premier, Muhammad Shtayyeh, ha annunciato che una volta arrivata la trance di 200 milioni di tasse che per le tasse nei Territori occupati, che dovrebbe arrivare per la fine della settimana, il governo provvedera’ a pagare gli stipendi arretrati da mesi. Inoltre, soldi serviranno anche a rafforzare il sistema sanitario e a comprare attrezzature e strumenti per fronteggiare l’epidemia. L’Anp aveva rifiutato i soldi che che arrivano mensilmente da Israele come tasse recuperate, dopo la decisione di decurtare i soldi della cifra che il governo palestinese destina ai familiari di coloro che sono nelle carceri israeliane con l’accusa di terrorismo. Inoltre, l’Autorita’ aveva deciso di interrompere la collaborazione di sicurezza e il dialogo con Israele, ripreso poi la settimana scorsa. (AGI)