Oggi comincia – per gli 1,8 miliardi di musulmani nel mondo – il Ramadan che cade nell’anno 1441 dell’egira, ossia la fuga di Maometto dalla natia Mecca, nel 614 d.C, per mettere in salvo sé e i suoi fedeli dalla violenza tribale e che segna l’inizio dell’era musulmana. Un mese di penitenza in cui non si beve e mangia dall’alba al tramonto e si prega. Ovviamente le celebrazioni collettive sono vietate e tutto si svolgerà – come per le chiese cattoliche, le sinagoghe e altri luoghi di fedi religiose -, seguendo le celebrazioni via web nelle proprie case. Quest’anno gli esperti religiosi del Centro islamico culturale d’Italia, unico ente islamico riconosciuto dalla Repubblica Italiana e noto come la grande moschea di Roma, hanno potuto godere della preziosa collaborazione scientifica dell’INAF Istituto Nazionale di Astrofisica. Il Centro Islamico Culturale d’Italia e l’Istituto Nazionale di Astrofisica hanno costituito una commissione scientifica congiunta che anche in avvenire collaborerà nel determinare l’inizio del Ramadan, del mese del Pellegrinaggio e del Capodanno Islamico. Il Centro Islamico ha raccomandato a tutti i musulmani di continuare a rispettare, anche nel mese del digiuno, le disposizioni di legge in materia di contenimento del Covid-19, evitando assembramenti, sia nei momenti di preghiera che nei momenti di rottura del digiuno.