Il ministero della Sanità iraniano ha disposto la sospensione delle tradizionali preghiere del venerdì per contenere la diffusione del coronavirus nella Repubblica islamica. Lo riferisce l’agenzia di stampa Irna, precisando che il ministero ha chiesto di cancellare i momenti di preghiera previsti per domani e qualsiasi altro evento di aggregazione fino a ulteriore comunicazione.
Nel frattempo le autorità sanitarie iraniane hanno aggiornato a 141 il numero delle persone contagiate dal nuovo coronavirus nella Repubblica islamica, mentre i decessi sono cresciuti da 19 a 22. Attualmente il virus si è diffuso in 20 delle 31 province iraniane.
Lo stesso presidente della commissione Sicurezza nazionale e Politica estera del Parlamento iraniano, Mojtaba Zonnour – come dichiarato da lui stesso – è risultato positivo al tampone per il coronavirus. In un video messaggio diffuso tramite i social media, Zonnour ha spiegato di aver iniziato un periodo di quarantena. Zonnour è deputato a Qom, epicentro dell’epidemia di coronavirus in Iran. Nei giorni scorsi, anche il vice ministro della Sanità, Iraj Harirchi, aveva annunciato in un videomessaggio di essere rimasto contagiato. Altrettanto aveva fatto il parlamentare riformista Arash Sadeghi.