Le autorita’ iraniane hanno annunciato la morte di altre 63 persone contagiate dal nuovo coronavirus, portando il totale dei decessi nel Paese a 354. “Sfortunatamente, nelle ultime 24 ore, abbiamo riportato 63 morti e un totale di 354 persone e’ deceduta”, ha dichiarato il portavoce del ministero della Salute, Kianoush Jahanpour, il quale ha poi aggiornato a circa 9 mila il totale dei contagiati a livello nazionale. Da quando il 19 febbraio, Teheran ha annunciato i primi decessi per Covid-19, nella citta’ santa di Qom, epicentro dell’epidemia, non e’ stata ancora dichiarata la quarantena ma le autorita’ hanno piu’ volte invitato i cittadini a non viaggiare. Sono state, pero’, chiuse scuole e universita’ e controllati gli ingressi ai siti turistici. Il presidente Hassan Rohani ha lanciato un nuovo appello agli iraniani, invitandoli a limitare “al minimo” i loro spostamenti per contenere il virus. La Guida Suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, ha annullato il suo discorso pubblico nella citta’ di Mashhad, previsto il 20 marzo data del Capodanno persiano. Oltre ai morti per il contagio, in Iran si contano anche 84 decessi per avvelenamento da metanolo, dopo voci secondo cui bere alcolici aiuterebbe a curare o a proteggersi dal virus.
Tra i contagiati anche il primo vicepresidente dell’Iran, Eshaq Jahangiri, che sarebbe tra i 24 esponenti governativi e parlamentari contagiati finora dal virus.
Per cercare di coordinare tute le azioni per contrastare la diffusione dell’epidemia, la Guida Suprema dell’IRAN, l’ayatollah Ali Khamenei, ha nominato il presidente Hassan Rohani anche ‘super commissario’ per la guida della task force impegnata nel contrasto alla diffusione della Covid-19.