Un apparecchio da decine di migliaia di dollari che raddoppierà i test di coronavirus a Gaza è stato consegnato oggi al locale ospedale Shifa. Lo fa sapere il Cogat, l’ente israeliano che coordina le attività con i territori palestinesi, che ha facilitato, assieme con l’Oms il transito dell’apparecchio, proveniente da un “Paese islamico vicino”. La fornitura include 500 kit per i test e materiale reagente. Nei giorni scorsi, medici del centro medico Sheba (Tel Aviv) hanno incontrato al valico di Erez per la Striscia decine di medici e di infermieri di Gaza per aggiornarli sulle tecniche di cura dei malati di coronavirus. Altri medici di Gaza hanno visitato il vicino ospedale israeliano di Ashqelon, per studiarne i macchinari. A Erez e al valico di Rafah con l’Egitto Hamas ha intanto realizzato due accampamenti da 500 posti ciascuno per chi debba essere posto in quarantena. A Gaza i malati in isolamento sono finora sei. Altre 900 persone osservano una quarantena di tre settimane in un albergo o in istituti scolastici. (ANSAmed).