Il Consiglio Comunale di Torino ha votato
alcuni giorni fa un ordine del giorno “contro le politiche di occupazione
israeliane” ottenendo 27 voti favorevoli e uno contrario. Il documento affronta
la complessità della situazione di Gaza accusando lo Stato ebraico “del ripetersi di gravi episodi di
repressione per l’uso smisurato della forza da parte dell’esercito israeliano
contro la popolazione civile palestinese, in particolare nella Striscia di
Gaza”. La faziosità dell’azione politica non si limita a ciò, perché arriva a
chiedere “che la comunità internazionale si
adoperi per far assumere a Israele le proprie responsabilità in quanto Paese
occupante”
e “misure per proteggere la popolazione
civile”. E non
finisce qui. Perché distorcendo la realtà (Israele ha lasciato Gaza nel 2005 su
decisione di Ariel Sharon) e omettendo la presenza di centinaia di terroristi
alle manifestazioni organizzate al confine della Striscia dall’organizzazione
terroristica Hamas nei mesi scorsi, con finalità di invasione e di attacchi
terroristici verso i civili israeliani, le definisce “pacifiche”
manifestazioni. Tra le altre cose, nella delibera viene censurato il
trasferimento della sede diplomatica degli
Stati Uniti da Tel Aviv a Gerusalemme e pure la
partenza del Giro d’Italia dalla capitale israeliana e viene anche
chiesto al Governo italiano e all’Unione Europea di
sospendere la fornitura di armi e attrezzature militari ad Israele.
Il documento, presentato da Eleonora Artesio (Sinistra
in Comune) e Daniela
Albano (M5s),
è passato con i voti a favore della maggioranza del Movimento Cinque Stelle,
della stessa Artesio, di Francesco Tresso (Lista
Civica per Torino) e di due esponenti Pd, l’ex vicesindaco Elide Tise e Monica Canalis. Unico contrario il leghista
Fabrizio Ricca.
A seguito di questa votazione, Emanuele Segre Amar ha scritto
una lettera aperta indirizzato al sindaco Chiara Appendino, pubblicata sulla
sua pagina di Facebook, che sta raccogliendo centinaia di adesioni. Qui sotto è
riportato il testo.
Signora sindaco Appendino,
abbiamo letto della mozione approvata l’altro giorno
dalla sua maggioranza al consiglio comunale di Torino, in suo assenza (ma lei
sapeva che la mozione era all’ordine del giorno, aveva avuto modo di leggerla
perché presentata alcune settimane prima ed aveva certamente il potere politico
di farla respingere). E’ un testo indegno, zeppo di menzogne. Per esempio:
– non è vero che le proteste organizzate da Hamas,
movimento riconosciuto terrorista dalle maggiori organizzazioni internazionali,
fossero “pacifiche”. Numerosissime immagini e filmati mostrano come i
manifestanti facessero da copertura a commando armati di esplosivi, bottiglie
molotov, armi da taglio e da fuoco che hanno provato a usare contro i militari
israeliani di guardia alla frontiera
– non è vero che l’esercito israeliano abbia
“represso” le manifestazioni, che non hanno avuto ostacoli se non quando esse
hanno cercato di sfondare la recinzione del confine dello stato di Israele, con
l’intento dichiarato di rapire e uccidere gli abitanti dei villaggi frontalieri
difesi dall’esercito israeliano.
– non è vero che l’uso della forza da parte dei
militari israeliani sia stato “smisurato”; esso anzi si è rivolto solo contro i
terroristi coperti dai manifestanti, cercando in tutti i modi di non colpire se
non i violenti. Dati e biografie dei morti sono stati pubblicati dai media
internazionali e da essi si evince che fra essi non vi erano quasi donne e
minori, ma solo maschi in età militare e che il 90% circa apparteneva alle
formazioni terroriste di Hamas e dei suoi simili.
– non è vero dunque che l’autodifesa si sia rivolta
“contro la popolazione civile”
– non è vero infine che Israele sia “paese occupante”
di Gaza, da cui si è ritirato volontariamente dieci anni fa.
Queste e altre bugie insieme con le omissioni
significative (Hamas non è mai citata, non si parla dei missili e delle armi
incendiarie, non si cita mai il terrorismo), fanno sì che il Consiglio comunale
di Torino, con la sua assenza e quella altrettanto sbagliata di buona parte
dell’opposizione, abbia approvato una mozione di sostegno a una forza
terrorista che, come mostrano molte immagini e filmati, ha scelto la svastica come
propria insegna. Questa presa di posizione, per quanto irrilevante sul piano
pratico, costituisce una vergogna per una città medaglia d’oro della Resistenza
e un insulto per gli ebrei i quali sanno per dolorosa esperienza come
l’antisionismo sia solo una maschera dell’antisemitismo.
A tutela della sua immagine personale e della dignità
della città che amministra le chiediamo di dissociarsi pubblicamente
dall’indegna mozione che sconsideratamente è stata approvata da Consiglio
Comunale.