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    Blitz Polizia a Milano, preso lupo solitario dell’Isis

    Un lupo solitario organico dell’Isis è stato arrestato in un
    blitz antiterrorismo della Polizia a Milano. In manette è finito un egiziano di
    22anni bloccato in piena notte dagli uomini del Nocs. Il 22 enne egiziano
    arrestato, nel corso di piu’ conversazioni con altri indagati aveva di fatto
    ammesso di essere un “lupo solitario”, dichiarandosi pronto e
    disponibile a “combattere” e a “fare la guerra” e facendo
    anche intendere di aver ricevuto un addestramento militare.

    L’indagine nasce oltre un anno fa e, dicono gli
    investigatori, “conferma l’efficacia del livello  di prevenzione” del nostro paese”.
    A ricevere la prima informazione è stata infatti l’intelligence: verso la fine
    del 2017 gli 007 hanno segnalato che tra i frequentatori di un gruppo Whatsapp
    formato da militanti islamisti ce ne era uno che aveva un’utenza italiana.
    L’informazione è stata girata alla Polizia e le verifiche hanno immediatamente
    consentito di accertare che fosse proprio il 22enne arrestato oggi
    l’utilizzatore di quel numero di cellulare. A quel punto l’egiziano è stato
    tenuto costantemente sotto controllo dagli uomini dell’Antiterrorismo, sia nel
    periodo in cui ha vissuto da clandestino in provincia di Teramo sia
    successivamente, quando si è spostato a Milano. Nel corso dell’indagine,
    inoltre, gli investigatori sono riusciti a recuperare decine di file audio
    scaricati dal giovane: si tratta di inni jihadisti e sermoni di imam radicali
    prodotti dall’apparato mediatico dell’Isis in cui si esalta il martirio e si
    ribadisce l’odio nei confronti 
    dell’occidente.Il provvedimento di custodia cautelare è stato emesso dal
    Gip de L’Aquila, città da dove è partita l’indagine; l’accusa ipotizzata nei
    confronti dell’egiziano è associazione con finalità di terrorismo internazionale
    e istigazione e apologia del terrorismo. Oltre al blitz a Milano sono scattate contemporaneamente
    diverse perquisizioni in Abruzzo, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Le
    indagini, dirette dalla Dda de L’Aquila con il coordinamento della Procura
    nazionale antimafia e antiterrorismo, sono state condotte dalle Digos della
    città abruzzese oltre a quelle di Teramo, Piacenza e Milano parallelamente ai
    compartimenti della Polizia postale di Abruzzo 
    ed Emilia Romagna. A coordinare i diversi uffici sono stati l’ufficio
    per il contrasto al terrorismo esterno dell’Antiterrorismo e il servizio della
    Polizia Postale.  

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