L’autorita’ nazionale palestinese ha arrestato almeno sei palestinesi per aver espresso la loro opinione non contraria al piano israeliano di annessione della Cisgiordania. Lo riportano fonti di stampa locale. I fatti che hanno condotto agli arresti risalgono allo scorso 13 giugno quando, nel corso di un reportage della TV israeliana Channel 13, Tzvi Yehezkeli, un noto documentarista israeliano ha fatto alcune interviste nei Territori chiedendo ai cittadini palestinesi cosa ne pensassero del piano di annessione israeliano. Alcuni degli intervistati non hanno esitato a dichiarare che sarebbero felici di poter ottenere la cittadinanza israeliana, accusando l’autorita’ palestinese di aver fallito e di essere corrotta.
“Vorrei una carta di identita’ israeliana” ha dichiarato un cittadino palestinese intervistato, “non considero gli israeliani miei nemici” ha aggiunto un altro. Nonostante nel servizio giornalistico i visi degli intervistati fossero stati oscurati e le loro voci distorte per impedirne l’identificazione, sembra che le autorita’ locali palestinesi siano riuscite a risalirne almeno a sei, arrestandoli, come hanno confermato anche alcuni loro parenti. La circostanza e’ stata pero’ negata da funzionari Dell’Autorita’ Palestinese interpellati dalla stampa. Nei Territori, il dissenso verso le politiche del presidente Abu Mazen e’ sempre alto e ci sia aspetta un cambio al vertice. Sono molti i palestinesi che preferirebbero vivere ufficialmente sotto occupazione israeliana perche’ gli verrebbero garantiti diritti, stipendi e sanita’, cosa che l’Autorita’ Palestinese sia per carenze di fondi, per la corruzione della quale e’ accusata, non garantisce.