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    Aumenta l’antisemitismo su TikTok del 912%, lo rivela un recente studio

    Preoccupa l’antisemitismo dilagante divenuto quasi un “trend” sul celebre social “TikTok”. Secondo un recente studio, i contenuti antisemiti sulla piattaforma sono aumentati del 912%. La ricerca, condotta dal dott. Gabriel Weimann dell’Università di Haifa e di Natalie Masri dell’IDC Herzliya’s Institute for Counter-Terrorism, attesta che i commenti antisemiti su TikTok sono cresciuti del 912% da 41 nel 2020 a 415 nel 2021. Lo riporta Antisemitism.org.

    Video e immagini antisemiti utilizzati nei contenuti includono: saluti nazisti, negazione dell’Olocausto e propagazione di caricature di ebrei stereotipati con lunghi nasi adunchi.

     

    Non solo, ad aumentare lo sgomento dei fruitori, sembrano essere nomi di utenti antisemiti, aumentati esponenzialmente tra il 2021 e il 2021.

     

    Il dottor Weimann ha espresso sgomento e preoccupazione per il fatto che l’algoritmo della piattaforma si presti a suggerire ulteriori contenuti di odio agli utenti, che potrebbero aver fatto clic su video pericolosi erroneamente, piuttosto che limitarli. Ha affermato che “il servizio di TikTok per un pubblico giovane, impressionabile e ingenuo, combinato con attori in malafede che pubblicano contenuti faziosi e intrisi di odio online, è qualcosa che dovrebbe essere preso molto sul serio”.

    Questo rapporto, segue uno simile pubblicato lo scorso anno, che ha rivelato che la piattaforma di social media era infestata dall’antisemitismo di estrema destra e dalla sempre più diffusa negazione della Shoah.

     

    Lo scorso maggio, Lily Ebert, sopravvissuta all’Olocausto ed educatrice, ha visto i suoi video TikTok presi di mira da giovani antisemiti che lodavano l’operato di Hitler con commenti pieni di livore. Nell’ottobre dello scorso anno, uno dei direttori di TikTok ha dichiarato ad un comitato della Knesset che “Non c’è posto per l’odio” sulla piattaforma social.

    La campagna contro l’antisemitismo richiede da tempo normative più severe nei confronti dei colossi dei social media; ma soprattutto un impegno costante nel rimuovere tempestivamente contenuti istiganti all’odio dalle loro piattaforme.

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