I 262 rintocchi
della campana Maria Mater Orphanorum hanno ricordato al mondo il disastro di
Marcinelle, in Belgio, dell’8 agosto 1956: 262 minatori, tra cui 136 italiani,
morirono nell’incendio alla miniera del Bois du Cazier. “E’ una tragedia immensa,
una ferita profonda che l’Italia ricorda con la solenne Giornata del Sacrificio
del Lavoro, in onore di tutti i lavoratori italiani ovunque nel mondo”, ha
scritto il ministro degli Esteri, Enzo Moavero
Milanesi, nel messaggio rivolto ai connazionali per la giornata di
commemorazione. “Oggi che siamo nei postumi della crisi economica, e che
siamo di fronte alle sfide della migrazione, non dobbiamo dimenticare queste tragedie
del passato che fanno parte di noi stessi, di quello che siamo stati e di
quello che siamo”, ha sottolineato Moavero prendendo parte alle
commemorazioni. “Non dimentichiamo che Marcinelle e’ una tragedia dell’immigrazione”,
ha aggiunto il capo della diplomazia italiana
“Il
ricordo della tragedia di Marcinelle rimane parte indelebile della memoria collettiva
del nostro Paese e dei Paesi che ne furono colpiti”, ha sottolineato il
presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una nota. “Il sacrificio
dei 262 lavoratori, tra i quali 136 connazionali, e’ destinato a richiamare
alla memoria di tutti noi il valore delle sofferenze e del coraggio dei
migranti in terra straniera alla ricerca di un futuro migliore per le loro
famiglie, da costruire con il loro lavoro”. “La memoria di quel
tragico giorno e’ legata a doppio filo al sentimento di solidarieta’ che e’
alla base della nostra comunita’
nazionale. E’ un monito per le future generazioni: affinche’ riflettano sugli
sforzi e sui sacrifici patiti da chi ci ha preceduti. E lo e’ anche per le
istituzioni: perche’ il lavoro sia veramente un diritto per tutti, un diritto
che va garantito, tutelato, protetto”, ha ricordato la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.