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    A Roma non ci sarà mai una strada intitolata ad Almirante

    L’Assemblea
    capitolina, su iniziativa della sindaca Virginia Raggi, ha approvato una
    mozione che vieta di dare i nomi delle vie a chi firmò il Manifesto della
    Razza. Nello Statuto della Capitale inserita una norma antifascista

     

    L’Assemblea
    Capitolina approva nella sera di martedì 26 giugno la cosiddetta
    ‘contro-mozione’ del M5S su via Giorgio Almirante. Dopo un primo, controverso,
    ok della maggioranza all’intitolazione di una strada di Roma allo storico
    leader dell’Msi, il Campidoglio corre ai ripari. L’atto – sottoscritto in
    primis dalla sindaca Virginia Raggi, presente in Aula al momento del voto –
    prevede l’impegno per la giunta “a non procedere all’intitolazione di
    toponimi o comunque di nomi di luoghi e strutture pubbliche ad esponenti
    politici portatori di idee riconducibili al disciolto partito fascista o a
    persone che si siano esposte con idee antisemite e razziali”. Nella stessa
    riunione, grazie alla convergenza di M5S e centrosinistra, passa anche una
    mozione a prima firma di Stefano Fassina, che va nella stessa direzione. Si
    “sancisce la posizione di tutta l’amministrazione sull’identità
    antifascista di Roma. Riteniamo urgente inserire nello statuto i valori
    antifascisti”, afferma Raggi, che annuncia: “Già da qualche mese
    abbiamo avviato il processo di ridenominazione di via Donaggio, largo Donaggio
    e via Zavattari, che ricordano esponenti che sottoscrissero il manifesto della
    razza. Al loro posto, chiederemo direttamente ai cittadini che su quelle vie
    abitano, di lavorare con noi” per scegliere “quale sarà lo scienziato
    che opponendosi al manifesto della razza darà il nuovo nome a quelle
    strade”. Il documento dei pentastellati definisce “urgente dare seguito
    alla discussione volta all’inserimento nello statuto dei valori
    antifascisti”. 

    “Grazie
    ad un errore della maggioranza si è sviluppato un dibattito”, rivendica il
    consigliere pentastellato Pietro Calabrese, che poi ammette: “E’ stato un
    errore banale, la maggioranza aveva ritenuto che fosse un’intitolazione come le
    altre. Ora il dibattito è aperto”. 

    Polemiche
    da Fratelli d’Italia, che aveva promosso la mozione originaria. Per la leader
    Giorgia Meloni “Almirante è stato un grande uomo politico italiano, è
    giusto intitolargli una via. Ci dispiace la gazzarra che sta facendo il M5S. In
    realtà è solamente un modo per far dimenticare i problemi del sindaco
    Raggi”.

    Soddisfatti
    invece i partigiani, presenti per l’occasione in Campidoglio insieme ad altre
    realtà civiche della Capitale, che dopo l’ok applaudono e intonano ‘Bella
    Ciao’. “E’ un fatto molto positivo – commenta il presidente dell’Anpi Roma
    – dedicare una via ad Almirante sarebbe stata una vergogna per la città. Bene
    dunque questa mozione ‘riparatrice’ anche perché fa riferimento alla volontà di
    inserire in statuto i valori antifascisti. Ciò vuol dire che i valori
    costituzionali trovano una nuova fonte normativa. Faremo la nostra parte per
    rendere concreti questi precetti in città”.

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