“È inconcepibile che l’azienda decida di causare danni per motivi politici e mischiare gelato e politica”, parola di Avi Zinger, amministratore delegato di Ben & Jerry’s Israel. Ieri l’azienda di gelato ha annunciato che ritirerà i suoi prodotti da Giudea e Samaria, cedendo così al movimento di boicottaggio anti israeliano.
Zinger non ci sta. E in un’intervista a Channel 12 News spiega che non ha alcuna intenzione di fermare le vendite in Giudea e Samaria. L’amministratore delegato afferma inoltre di essere stato sottoposto a forti pressioni da parte dei vertici di Ben & Jerry “Sono stato sotto pressione per circa un anno e ho ascoltato richieste di interrompere le attività di marketing in Giudea e Samaria. Naturalmente, mi sono sempre opposto. Da quando è avvenuta l’operazione a Gaza, la pressione dell’azienda è aumentata”.
“Non ho accettato di arrendermi e non sono disposto a farlo”, ha sottolineato Zinger. “Sono con loro da 25 anni, li ho portati in Israele. Sono stato informato due ore fa che poiché non sono disposto a collaborare su questa questione, non estenderanno il mio accordo di un anno e mezzo”, ha detto Zinger.
L’AD ha ribadito che non ha in programma e non ha nemmeno intenzione di smettere di vendere il gelato in Giudea e Samaria. Ha notato che manca ancora un anno e mezzo alla fine dell’accordo di franchising con l’azienda, e spera che per allora l’azienda cambierà idea.