È venuta a mancare una delle ultime donne ebree siriane: si chiamava Sittah e non aveva discendenti. Si tratta di una delle ultime donne ebree residenti a Damasco, in una comunità piccolissima. Dopo la sua morte rimangono otto ebrei Siria, tutti anziani. Questa scomparsa segna il tramonto di una presenza ebraica un tempo fiorente.
In una dichiarazione il Rabbinato locale ha espresso le proprie condoglianze per la morte di Sittah al resto della famiglia. “Possa il signore confortarla e far si che non senta più dolore”, si legge nella nota.
Il rabbinato ha anche lanciato un appello agli ebrei siriani residenti tanto nel Paese quanto nel resto del mondo per onorare la sua memoria. “Chiediamo a tutti coloro che hanno origine siriana di pregare per l’elevazione dell’anima di questa donna, di memoria benedetta”.
Il rabbino capo israeliano per la comunità siriana Rabbi Binyamin Hamra ha esortato le comunità ebraiche di tutto il mondo a recitare i Salmi e a pregare per l’anima di questa donna rimasta una delle poche della comunità di Damasco. Ancora all’inizio del XX secolo, la comunità ebraica siriana contava circa 100.000 persone. Tuttavia, dopo l’istituzione dello Stato di Israele nel 1948, la comunità dovette affrontare crescenti restrizioni e tensioni, portando all’emigrazione di massa in Israele, negli Stati Uniti e in altri Paesi.
Oggi, solo otto ebrei anziani rimangono in Siria, con la previsione che entro pochi anni non rimarrà alcuna presenza ebraica.