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    A 84 anni dalla Notte dei Cristalli. Roberta Metsola da Auschwitz: “In Europa ancora antisemitismo, rinnoviamo il nostro impegno per la libertà di tutti i cittadini”

    La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ha
    visitato per la prima volta il campo di sterminio di Auschwitz Birkenau insieme
    ad una delegazione di politici europei, in occasione della commemorazione
    dell’84esimo anniversario della Notte dei Cristalli. Tra i presenti, anche il
    commissario europeo Oliver Varheyli, il primo ministro del Montenegro Dritan Abazović,
    la presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Ceca, Markéta Pekarová
    Adamová.

    La visita guidata è stata organizzata dalla European Jewish
    Association (EJA) che ha conferito alla presidente Metsola il King David Award
    2022 come riconoscimento ‘per il lavoro passato, presente, e futuro volto ad
    aiutare e proteggere le comunità ebraiche in Europa’.

     

    «Tutti dovrebbero venire qui. Tutti dovrebbero conoscere gli
    abissi in cui sono sprofondati gli uomini e l’orrore che nasce
    dall’indifferenza» ha spiegato la presidente Metsola che ha ricordato di
    ricoprire, 40 anni dopo, la stessa carica di Simone Veil: «la prima presidente
    donna del parlamento europeo eletta democraticamente era una sopravvissuta alla
    Shoah, ex prigioniera di Auschwitz. Questa lotta per me non è solo
    istituzionale – è anche profondamente personale».

     

    Metsola, che si è recentemente recata in Israele per la
    sua prima visita di stato, ha commentato il crescente antisemitismo in Europa,
    ribadendo il suo impegno e quello del Parlamento europeo «a non dimenticare mai
    e a non permettere che riaccada». « L’antisemitismo è ancora presente nelle
    nostre società, e 84 anni dopo la Notte dei Cristalli, le paure esistono
    ancora. Nonostante anni di impegni, non abbiamo ancora fatto abbastanza per
    porre fine alle discriminazioni e per far sentire tutti i cittadini in Europa
    liberi di essere se stessi e di professare il proprio credo».

     

    Riccardo Pacifici, EJA, commenta l’importanza della visita
    della presidente Metsola «per la continuità con il lavoro svolto dal suo
    predecessore Davide Sassoli e dell’attuale Ministro degli esteri Antonio
    Tajani.  Credo che si possa costruire una
    congiuntura rilevante, visto che l’Italia è un importante paese nella Unione Europea,
    ed insieme alla Francia e Germania hanno la responsabilità di guidare l’Europa
    unita, non solo sui progetti del futuro ma anche guardando al  passato» spiega Pacifici, che sottolinea come
    «oggi più che mai sentiamo la necessità di ribadire quanto sia importante il
    valore della memoria, soprattutto in un passaggio generazionale al quale ci
    avviamo purtroppo a raccontare senza più i testimoni, né tra le vittime né tra
    i carnefici».

    A ridosso del ‘Muro della morte’ del campo di Auschwitz,
    dove migliaia di prigionieri sono stati giustiziati, i parlamentari e
    rappresentanti politici di numerosi stati europei hanno deposto una corona di
    fiori. La visita del campo di Auschwtiz I è proseguita tra le pile di migliaia
    di occhiali, scarpe di adulti e bambini, sottratte ai prigionieri appena
    entrati nel campo ed oggi esposte ai visitatori che possono solo immaginare le
    centinaia di migliaia di persone a cui quegli oggetti appartenevano, e su molti
    dei quali si possono ancora leggere i nomi e gli indirizzi apposti con cura dai
    proprietari.


    Il Commissario europeo Varheyli ritiene che tutti gli europei dovrebbero
    visitare Auschwitz. «La commissione europea ha reso molto chiaro che non ci può
    essere il minimo dubbio sul dovere di combattere l’antisemitismo, e di
    proteggere la comunità ebraica».

     

    La visita di politici europei del campo di sterminio a 84
    anni dalla Notte dei cristalli è particolarmente significativa per la
    Presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Ceca Markéta Pekarová Adamová
    che ha ricordato come «quella notte di oltre 80 anni fa, le case ebraiche, gli
    ospedali, le scuole, le attività e le sinagoghe sono state attaccate e
    distrutte, causando centinaia di morti. La crudeltà era visibile a tutti. Tutti
    sapevano cosa era accaduto. I politici europei hanno comunque continuato ad
    ascoltare Hitler e le sue bugie. Tre anni dopo è cominciato il massacro
    sistematico degli ebrei». Secondo la presidente, l’intolleranza, l’odio e
    l’antisemitismo sono in crescita nel mondo e rappresentano una minaccia reale e
    pericolosa. «Dobbiamo aumentare il nostro impegno per bloccarli ed è la
    responsabilità di tutti i politici europei far sì che l’antisemitismo in tutte
    le sue forme venga sradicato» ha affermato, specificando che il messaggio principale
    di questo posto orribile è: «le’olam lo shuv: mai più».

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