Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    NEWS

    “7 Ottobre 2023. Israele, il giorno più lungo”, una memoria per il futuro

    “Questo libro è diverso perché conserva la memoria di quel tragico giorno”, ha affermato l’editorialista e già direttore de La Stampa e di Repubblica, Maurizio Molinari, durante la presentazione del libro di Sharon Nizza, 7 Ottobre 2023. Israele, il giorno più lungo. L’evento si è tenuto ieri presso lo Spazio Mastai al Palazzo dell’Informazione di Adnkronos. Oltre all’autrice e l’editorialista di Repubblica, è intervenuto anche Yuval Bitton, il medico israeliano che salvò la vita a Yahya Sinwar. Moderata dal vicedirettore di Adnkronos, Giorgio Rutelli, la presentazione è stata arricchita dalla lettura di alcuni stralci del libro a cura della scrittrice e giornalista Cinzia Leone.

    Il libro di Sharon Nizza è un racconto minuto per minuto del massacro, basato sulle testimonianze dei sopravvissuti e degli ostaggi liberati lo scorso novembre. Uno dei dettagli più inquietanti di quel giorno è legato a quelle che Nizza chiama “ondate”. La prima ondata era parte di un piano attentamente orchestrato dai terroristi dell’unità Nukhba di Hamas. La seconda, invece, è stata caratterizzata dalla partecipazione di civili che, dopo l’appello alle armi lanciato da Mohammed Deif, hanno invaso le comunità del sud di Israele. “La seconda ondata ha assunto i contorni di un vero e proprio pogrom”, ha osservato l’autrice, sottolineando come le testimonianze, inizialmente disconnesse, si intrecciano e si compongono pagina dopo pagina.

    Yuval Bitton ha offerto un profilo di Yahya Sinwar, ricordando le lunghe conversazioni avute con lui durante il periodo in cui lo trattava come medico nella prigione dove era detenuto. Sinwar, ha raccontato Bitton, dichiarava ripetutamente che un giorno avrebbe attaccato Israele. “Per raggiungere i suoi scopi, Sinwar era disposto a sacrificare anche 100.000 civili. Con lui non era possibile fare compromessi”, ha spiegato il medico, delineando l’ideologia di Hamas, che non riconosce agli ebrei alcun diritto di vivere su quella terra. Bitton ha inoltre affermato che l’eliminazione di Sinwar potrebbe aprire nuove possibilità a Gaza e aumentare le probabilità di liberazione degli ostaggi.

    Maurizio Molinari ha riflettuto sulla morte di Sinwar, interrogandosi sul futuro di Gaza: “Cosa accadrà adesso? Non c’è dubbio che molti palestinesi soffrissero sotto il regime di Hamas”. Ha sollevato domande cruciali: “Vedremo emergere a Gaza una nuova identità palestinese, finora repressa? E l’Iran, continuerà il suo strangolamento militare di Israele?” Secondo Molinari, le risposte a queste domande determineranno il futuro della regione.

    La fase finale dell’incontro si è concentrata sull’analisi degli errori commessi da Israele, e della conceptzia—una mentalità che ha contribuito a rendere possibile uno dei giorni più oscuri nella storia dello Stato ebraico.

    CONDIVIDI SU: