“C’e’ molto piu’ in ballo oggi,
di quanto ce ne fosse allora”. In occasione del venticinquesimo anniversario
del suo capolavoro Schindler’s List, il regista Steven Spielberg lancia
l’allarme sui pericoli dell'”odio collettivo” contemporaneo e delle
ideologie che lo promuovono. Il premio Oscar, in una intervista rilasciata alla
televisione Nbc, ha sottolineato come i temi del film – uscito il 15 dicembre
del 1993 – siano purtroppo ancora attuali. “L’odio individuale e’
terribile, ma quando l’odio collettivo si organizza e diventa industrializzato,
la conseguenza e’ il genocidio – ha detto Spielberg riferendosi alla situazione
politica e sociale contemporanea, alla luce del massacro dello scorso ottobre
nella sinagoga di Pittsburgh, costato la vita a 11 persone. L’allarme del
regista e’ giustificato anche dai numeri di un recente dossier dell’Fbi,
secondo cui nel 2017 i crimini d’odio a sfondo antisemita sono aumentati del
37%. Intanto per celebrare i venticinque anni di Schindler’s List, questa
settimana diverse sale cinematografiche americane riproporranno la pellicola. Indiscussa pietra
miliare del cinema americano, il film racconta la storia vera dell’imprenditore
tedesco Oskar Schindler e dell’eroico coraggio con cui salvo’ la vita a 1200
ebrei durante gli anni dello sterminio voluto da Adolf Hitler.