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La New York Women’s Fashion Week, che ha avuto inizio questo giovedì, si è aperta con un evento davvero speciale. Per la prima volta nella sua storia, il Council of Fashion Designers of America (CFDA) ha ospitato una cena di Shabbat, rivolta a stilisti ebrei e non ebrei, segnando l’inizio della Fashion Week per la stagione autunno-inverno 2025-26. Gli stilisti sono stati invitati al ristorante ‘The Otter’ presso il The Manner Hotel a SoHo, per dividere la challah e bere il vino del Kiddush. Il menù ha previsto versioni moderne di classici piatti ebraici, come la zuppa borscht, piatto tipico degli ebrei ashkenaziti. Tra i partecipanti lo stilista israeliano Kobi Halperin, Batsheva Hay del marchio Bat Sheva, la stilista Rebecca Moses, la fotografa israeliana Mayan Toledano e il rinomato stilista newyorkese Zac Posen, che l’anno scorso è stato nominato direttore artistico del colosso della moda americano Gap. L’evento è stato sponsorizzato da Gap insieme a Urban Zen, marchio di un’altra stilista ebrea, Donna Karan. La serata è stata presentata dal comico Modi Rosenfeld e da Leo Veiga, entrambi vestiti con abiti su misura realizzati da Todd Snyder.
“Questo è più di un semplice pasto: è un simbolo di connessione, apertura e valori condivisi che ci uniscono come stilisti, artisti e come comunità”, ha spiegato Steven Kolb, CEO di CFDA. “Questa tradizione ci ricorda l’importanza di costruire un’industria della moda più diversificata e inclusiva. Ospitare questo pasto così simbolico prima della New York Fashion Week è un altro modo per rafforzare il nostro impegno nel preservare il patrimonio culturale e la diversità”. “Non importa se sei religioso, ebreo o no: il venerdì sera è un momento di connessione”, ha aggiunto Moses. “La bellezza della nostra tradizione è che il venerdì sera è un momento sacro. Abbiamo bisogno di risate, gioia e momenti con chi amiamo”. L’evento del CFDA ha un significato profondo sullo sfondo del crescente antisemitismo che si è destato in tutto il mondo, e in particolare negli Stati Uniti.
Un evento di moda a tema ebraico che ha avuto luogo nel cuore di New York, città che da sempre ha fatto sfondo alla storia e alle creazioni di importanti stilisti ebrei, come Calvin Klein, Ralph Lauren, Marc Jacobs e Michael Kors. Alcuni di questi stilisti sono stati presentati nella mostra “Dream Weavers” curata da Shelly Wertheim, tenutasi a febbraio 2015 al Museum of the Jewish People (Beit Hatfutsot). La mostra ha messo in risalto stilisti di moda ebrei internazionali. Una riflessione profonda sulla connessione tra moda ed ebraismo, che si ispira liberamente al documentario del 2009 ‘Schmatta: Rags to Riches to Rags’, che esamina il quartiere della moda della 7th Avenue di Manhattan e le storie degli stilisti di moda ebrei, la maggior parte dei quali figli di immigrati, giunti negli Stati Uniti dall’Europa tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.