
Anche Israele si è attivato in soccorso delle vittime del devastante terremoto di magnitudo 7,7 che ha colpito il Sud-Est Asiatico. Una squadra di ingegneri e ufficiali del Comando del Fronte interno dell’Idf e del Ministero della Difesa è arrivata a Bangkok, in Thailandia, per assistere le autorità locali e supportare le operazioni di ricerca e soccorso.
Il team, composto da 21 persone, è guidato dal colonnello Yossi Pinto, comandante dell’Unità nazionale di ricerca e soccorso di riserva delle Idf. Gli israeliani hanno iniziato la propria missione eseguendo una valutazione della situazione e condividendo competenze tecnologiche con le autorità thailandesi.
Anche la ong israeliana SmartAid è già operativa nelle città di Mandalay, Naypyitaw e Sagaing, in Myanmar, coordinando gli sforzi con i partner governativi e non governativi locali.
Il devastante terremoto di venerdì scorso, avvertito in tutto il Sud-Est asiatico, ha avuto come epicentro Sagaing, in Myanmar, seguìto pochi minuti dopo da una scossa di assestamento di magnitudo 6,4, causando finora oltre 2mila morti e 3.400 feriti. Anche la Thailandia continua a contare le proprie vittime: almeno 18, a causa del crollo di un grattacielo di 33 piani in costruzione a Bangkok.
Vista l’entità dell’evento sismico, il capo del governo militare del Myanmar ha dichiarato lo stato di emergenza, chiedendo l’aiuto dei paesi vicini. Cina, Russia e India sono state tra le nazioni a rispondere alla richiesta.