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    Mondo

    Gli Stati Uniti bloccano i beni di Mohammad Hannoun, accusato di essere il principale finanziatore di Hamas in Europa

    Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha recentemente inserito Mohammad Hannoun nella lista delle Specially Designated Nationals (SDN), bloccando i suoi beni e impedendogli di effettuare transazioni finanziarie con individui o entità americane. Hannoun, considerato uno dei principali leader in Europa della rete di finanziamento occulto di Hamas, si è spesso presentato come un attivista umanitario impegnato nella raccolta di fondi per Gaza. Tuttavia, le indagini rivelano che dietro queste attività si celano operazioni volte a sostenere il braccio militare del gruppo terroristico palestinese.
    Non è la prima volta che l’architetto palestinese si trova al centro di inchieste per sospetto finanziamento al terrorismo. Nel luglio 2023, le autorità italiane si sono mosse dopo segnalazioni ricevute dai servizi di intelligence israeliani dello Shin Bet, in merito a circa un milione di euro distribuiti tra Italia, Germania e Stati Uniti.
    Secondo quanto denunciato dal giornalista Massimiliano Coccia su Linkiesta lo scorso dicembre, Hannoun utilizza associazioni di copertura come l’Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese (Abspp), attraverso le quali vengono raccolti fondi destinati al finanziamento di operazioni terroristiche. Con l’arresto nei Paesi Bassi di Abu Rashid per finanziamento illecito al terrorismo, Hannoun ha guadagnato ulteriore rilievo nel network di associazioni europee che forniscono risorse a Hamas.
    L’inserimento di Hannoun nella lista SDN segue la chiusura di conti bancari a lui collegati da parte di istituti come Unicredit e Poste Italiane, sospettati di essere utilizzati per transazioni legate al finanziamento del terrorismo. Al momento, l’unico conto ancora aperto a nome dell’associazione è quello presso Crédit Agricole, ma, secondo Coccia, è solo questione di giorni prima che la banca francese prenda provvedimenti in linea con gli altri istituti di credito.
    “La decisione di sanzionare e congelare i beni di Mohammad Hannoun e delle associazioni pro-Hamas legate alla sua rete è una notizia significativa per chi, come me, ha scritto e raccontato fin dal 2020 la rete associativa criminale di finanziamento di Hamas in Europa e in Italia”, ha dichiarato Coccia a Shalom. Il giornalista de Linkiesta ha però sottolineato che ora spetta alla magistratura italiana verificare le attività criminali di queste organizzazioni. “Il problema di avere strutture para-terroristiche sul nostro territorio, mascherate da associazioni benefiche, non riguarda solo Israele e gli ebrei in Italia e nel mondo, ma rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale e la tenuta democratica dello Stato”, ha aggiunto.
    Hannoun, oltre a essere un nodo centrale della rete di finanziamento, resta anche una figura organizzativa di rilievo nei cortei pro-palestinesi a cui stiamo assistendo negli ultimi giorni, sollevando ulteriori preoccupazioni sull’ordine pubblico e la sicurezza nel Paese.

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