È un brutto periodo per le comunità ebraiche australiane, che stanno vivendo un preoccupante aumento di episodi antisemiti. Nel Nuovo Galles del Sud, durante un prelievo da un bancomat, sono state rinvenute delle banconote con svastiche e simboli nazisti disegnati sopra.
Non è il primo caso di odio antisemita in Australia: all’inizio di dicembre, è stato appiccato un incendio che ha gravemente danneggiato la sinagoga Adass Israel di Melbourne, mentre manifestazioni di carattere antisemita sono all’ordine del giorno.
“Le svastiche sulle banconote sono una piccola espressione dell’antisemitismo che abbiamo sperimentato negli ultimi diciotto mesi” ha dichiarato il dott. Ran Porat, ricercatore presso la Monash University. Porat ha spiegato come questi episodi isolati siano solo una parte di un fenomeno ancora più vasto che sta colpendo la comunità ebraica in vari ambiti della vita sociale.
Già all’inizio di dicembre, infatti, l’Australia ha conosciuto un altro episodio antisemita scioccante. Due uomini mascherati hanno appiccato il fuoco alla sinagoga Adass Israel di Melbourne, versando liquido infiammabile all’interno dell’edificio. L’incendio, scoppiato nelle prime ore del mattino, ha causato gravi danni, ma fortunatamente non ha provocato vittime grazie alla prontezza di coloro che si trovavano all’interno della struttura, i quali sono riusciti a fuggire in tempo.
Questi episodi si sommano dunque a un clima di crescente preoccupazione per la comunità ebraica australiana, che, a partire dal 7 ottobre 2023, si trova a vivere in un ambiente ostile alimentato da manifestazioni violente antisioniste e antisemite.
Il governo e le autorità locali hanno promesso di intensificare gli sforzi per combattere e contrastare il fenomeno dell’antisemitismo, ma è evidente che la lotta contro l’odio richiede un impegno condiviso da parte di tutta la società australiana.