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    ITALIA

    Viaggio della memoria. Abodi: “Il 7 ottobre dimostra che gli errori del passato non sono stati compresi”

    Si è concluso il Viaggio nella Memoria al quale hanno partecipato novantotto tra atleti olimpici e paralimpici, dirigenti e tecnici organizzato dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità Ebraica di Roma. Al seguito della delegazione anche il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, l’ad, Diego Nepi Molineris, il n.1 dell’Istituto per il Credito Sportivo Beniamino Quintieri e i vicepresidenti di Coni e Cip, Claudia Giordani e Roberto Valori.

    Una tre giorni di riflessione, condivisione e confronto con l’obiettivo di coltivare la memoria e ribadire l’impegno del sistema sportivo italiano nella diffusione e promozione della cultura del rispetto, del contrasto a ogni forma di razzismo e di discriminazione.

    Dopo aver visitato il primo giorno la fabbrica di Schindler e il quartiere ebraico, la delegazione è entrata nei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau. “Sono stati i momenti emotivamente più profondi – racconta il ministro Abodi -. Il silenzio e gli sguardi hanno parlato per noi. Nel silenzio abbiamo sentito le urla di 80 anni fa. E quante cose ci siamo detti incrociando gli sguardi, non c’è stato bisogno di parlare. Credo che ognuno dei presenti entrati in questi luoghi del dolore ne sia uscito diverso. Una visita del genere ti lascia nell’anima qualcosa che ti cambia. Migliora la coscienza”.

    Il gruppo che ha partecipato si è caratterizzato per la sua eterogeneità, rappresentando nella sua interezza il sistema sportivo italiano.

    “Coltivare la memoria è fondamentale – ha proseguito Abodi -. Purtroppo dobbiamo constatare con dolore che la storia non ci ha insegnato nulla. Per questo è importante ‘allenare’ la memoria. Il 7 ottobre è un simbolo evidente che dimostra che l’essere umano non ha compreso gli errori e gli orrori del passato. Per questo è necessario rinnovare ogni giorno la testimonianza”.

    “Chiunque era qui ha riconosciuto il valore della condivisione – ha concluso il ministro -. È un significato che va raccontato e sono convinto che la testimonianza dei presenti produrrà ulteriori effetti positivi. Non possiamo sprecare nulla, perché questa esperienza non sia soltanto la nostra, non possiamo circoscriverla alla nostra vita”.

    “Desidero esprimere la nostra profonda gratitudine e apprezzamento per la straordinaria esperienza vissuta durante il viaggio della memoria con il Ministro Abodi, le realtà sportive presenti, gli atleti olimpici e paralimpici – ha sottolineato Antonella Di Castro, Vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma – Non è stata solo una semplice visita sui luoghi della memoria, ma un momento di condivisione, di riflessione e di impegno per il futuro. La presenza degli atleti olimpici e paralimpici ha reso questa esperienza ancora più significativa, confermando il potere dello sport nel promuovere l’unità e la comprensione. Durante il viaggio, abbiamo avuto l’opportunità di onorare la memoria delle vittime della Shoah, di perpetuare le testimonianze dei sopravvissuti e di rinnovare il nostro impegno e l’impegno dello sport tutto nel combattere l’antisemitismo, l’odio e l’intolleranza in tutte le sue forme”.

    “Ringrazio per l’iniziativa straordinaria che è stata realizzata grazie alla perseveranza e all’impegno del Ministro Abodi, con la partecipazione delle federazioni e di tutte le realtà sportive presenti – ha commentato Alessandro Luzon, Assessore CER ai Rapporti Istituzionali -. Un progetto spontaneo, che origina da un invito del Presidente Fadlun e che il Ministro Abodi ha prontamente colto e fortemente voluto. In questi giorni abbiamo vissuto momenti carichi di significato, che hanno toccato profondamente tutti i partecipanti e hanno reso atleti olimpici, paralimpici e rappresentanti del mondo sportivo testimoni della memoria. Portiamo con noi un grande bagaglio di emozioni e propositi, rinnoviamo il nostro impegno nel trasmettere ciò che è stato e nel combattere l’antisemitismo e l’odio in ogni sua forma”.

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