Dopo Roma, Bologna e Torino la Run for Mem di scena anche a Livorno Per la quarta volta l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, attraverso la Run for Mem, propone un momento attraverso il quale tener viva la Memoria della Shoah partecipando ad una corsa sportiva non competitiva. Testimonial Shaul Ladany, il marciatore israeliano sopravvissuto alla Shoah e superstite dell’eccidio di atleti israeliani avvenuto alle Olimpiadi di Monaco del 1972, insieme a Rolando Rigoli e Mario Aldo Montano, ambedue schermidori e ambedue oro olimpico proprio alle Olimpiadi di Monaco del ’72, e a Fabrizio Mori, ostacolista italiano campione mondiale nei 400 metri a ostacoli a Siviglia nel 1999. Il percorso e’ di circa 7 km. (partenza alle ore 10,00 da Piazza Benamozegh, di fronte alla Sinagoga). Il percorso, lungo cinque chilometri, toccherà poi altri luoghi simbolo della Memoria livornese come piazza della Vittoria, via Micali, via Marradi e piazza del Municipio. Per la prima volta, oltre ai podisti, il percorso sarà aperto ai ciclisti. Un nuovo modo per ricordare, anche attraverso la presenza della nipote Gioia, il ruolo di Gino Bartali salvatore di ebrei sotto il nazifascismo.
“Per Livorno, per la sua Comunità ebraica, si tratta di un’opportunità preziosa per fare Memoria e condividere un messaggio sia di ricordo che di consapevolezza. In un’epoca in cui alcuni valori che credevamo acquisiti risultano gravemente minacciati è bene reagire con fermezza. Farlo attraverso lo sport – riflette Vittorio Mosseri, presidente della Comunità livornese – è senz’altro una delle modalità più efficaci per riuscire nel nostro intento”.
”L’obiettivo – ha spiegato il sindaco di Livorno, Luca Salvetti – è di coinvolgere più persone possibile. La passione per la corsa è radicata a Livorno, quindi indirizziamo questa passione verso temi importanti come la Memoria, la solidarietà, il ricordo di quanto è stato, anche perché la Memoria di questi temi è quotidianamente messa a rischio.”
In un messaggio di augurio, la presidente dell’Ucei Noemi Di Segni ha ricordato che ”da secoli un rapporto intenso e profondo lega Livorno alla sua minoranza ebraica e sono felice che domenica prossima si correrà tutti insieme, nel segno di valori come il rispetto per ogni diversità, la necessità di contrastare razzismo e antisemitismo, la promozione dell’amicizia tra popoli e culture. Fare Memoria significa diffondere questi valori, un’idea di civiltà, e crediamo che lo sport possa esserne uno straordinario, efficacissimo veicolo”.