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Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

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    Piantiamola! Dalla Scuola ebraica di Torino un invito alla creatività per Tu BiShvat

    Per celebrare Tu BiShvat, il Capodanno degli alberi, la scuola ebraica di Torino organizza la mostra – concorso ” PIANTIAMOLA!” in cui propone agli alunni, alle famiglie e a chiunque voglia partecipare, di disegnare un’opera d’arte dedicata al protagonista assoluto della festa: l’albero.

    I lavori dovranno essere realizzati su un cartoncino bianco formato A5, utilizzando tecnica libera e pervenire entro e non oltre il 30 gennaio alle 12.00 alla Scuola Ebraica di Torino. Il giorno di Tu BiShvat, il 6 febbraio, nei locali della Scuola e della libreria Claudiana, sarà aperta per l’intera giornata la mostra dei lavori pervenuti. In quell’occasione, e nei giorni successivi, i visitatori potranno acquistare le opere esposte con un contributo volontario a partire da 10 euro finalizzato a far crescere la Scuola e far conoscere i valori di cui è portatrice. Lo stesso giorno si svolgerà un incontro per festeggiare e per premiare gli alberi più poetici, più originali, più intimi, più comunicativi, più in stile “comics” e quelli con la tecnica usata nel migliore dei modi. Guido Avigdor Malvano, ex allievo della Scuola, ha offerto la sua creatività per dare avvio al concorso.

    La professoressa Irene Cottura è stata nominata dal 1° settembre coordinatore delle attività educative e didattiche delle scuole per l’infanzia e primaria ‘Colonna e Finzi’ e della secondaria di primo grado ‘Emanuele Artom’, dopo trent’anni di docenza di economia aziendale in un istituto tecnico della Valle di Susa, a pochi chilometri da Torino. Shalom l’ha incontrata.

     

    Come sono stati i suoi primi mesi di lavoro?

    Stiamo cercando di ritornare alla normalità dopo questi anni in cui abbiamo dovuto forzatamente rinchiuderci. Ci siamo subito aperti al nostro territorio, ora abbiamo bisogno di ritornare a respirare aria fresca.

     

    Ha avviato contatti con le altre scuole ebraiche italiane?

    Stiamo iniziando a creare una rete tra scuole ebraiche. Abbiamo organizzato per i nostri ragazzi della III media un viaggio di istruzione a Roma. Per i nostri studenti sarà un’occasione per conoscere i loro coetanei romani, pranzare alla scuola ebraica, visitare il museo, la sinagoga e il quartiere ebraico. La prima e la seconda media avranno come meta del viaggio di istruzione Firenze e anche per loro il supporto della comunità di Firenze sarà fondamentale. Con Marco Camerini, dirigente scolastico di Milano, abbiamo un contatto costante vista la sua precedente esperienza professionale proprio a Torino. A giugno accoglieremo nella nostra scuola una classe della scuola di Milano e insieme a loro stiamo organizzando delle attività.

    Anche con la scuola ebraica di Trieste stiamo avviando una sinergia che sarà occasione di crescita e confronto per entrambe le scuole. 

     

    Ha lavorato su progetti legati al Giorno della Memoria?

    La nostra docente Barbara Napolitano, figlia di Elena Recanati, una sopravvissuta della Shoah, è stata relatrice in incontri con i giovani di scuole superiori di secondo grado della prima cintura torinese. Le scuole partecipano alla Marcia della Memoria dedicata a Emanuele Artom e molte sono le iniziative che ci vedono coinvolti.

     

    Cosa sono “Debate” e “Fab Lab”?

    Il progetto Debate permette ai ragazzi di sviluppare capacità di argomentazione e flessibilità, di strutturare le competenze trasversali che formano la personalità sia in lingua italiana che in inglese.

    Fab Lab è un laboratorio di fabbricazione digitale e makerspace che permette di progettare e sperimentare nuove tecnologie e consente agli studenti di cimentarsi nell’utilizzo strumentazioni molto avanzate come la stampante 3d, i visori di realtà aumentata…

     

    Per concludere parliamo di pizza…

    I piccoli della scuola d’infanzia, grazie alla disponibilità del Panificio Bertino, un punto di riferimento da decenni per la Comunità di Torino, in occasione della Giornata Mondiale della Pizza hanno impastato, cucinato e portato a casa le loro pizze con grande entusiasmo e soddisfazione.

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